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Taccia sbotta in tv: "Non abbiamo lo stesso cervello", scontro su Lovati
24-07-2025, 15:43
Una puntata, quella di mercoledì 23 luglio di Zona Bianca, che ha affrontato il caso Garlasco a lungo e con molti protagonisti della vicenda. Da Ignoto 3 e la garza utilizzata per i tamponi orali della vittima, Chiara Poggi, all'incidente probatorio in corso. In studio tra gli altri l'avvocata Angela Taccia, amica e difensore di Andrea Sempio indagato per omicidio in concorso nella nuova inchiesta della procura di Pavia, e Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per il delitto del 13 agosto 2007. Il discorso verte su teorie, "sogni" e ipotesi di Massimo Lovati, collega di Taccia nella difesa di Sempio. Il conduttore del programma di Rete 4, Giuseppe Brindisi, chiede alla legale un parere sulle ipotesi del suo collega. Prima difende Lovati dicendo che su alcune dichiarazioni si è sbagliato e che solo gli uomini non intelligenti non ammettono gli errori, poi sottolinea che non condivide l'affermazione che in due ore si può andare dal Trentino a Garlasco. E non condivide che alle 11:30 tutta Vigevano, dove Lovati aveva lo studio, sapeva dell'omicidio. Poi sbotta: "Io non condivido che ci vogliano due ore per tornare dal Trentino. Gliel'ho detto, però non vedo perché io debba stare qui a commentare le parole del mio collega. Mi spiega la ratio di questa domanda, per favore? Io e Lovati siamo due entità distinte. Non vuol dire nulla il fatto che difendiamo la stessa persona, non abbiamo lo stesso cervello e la stessa anima. Possiamo avere due opinioni diverse su certe cose, l'importante è che la difesa di Sempio sia univoca. Non ho detto che le dichiarazioni di Lovati sono finte, perché deve mal interpretare le mie parole? Invitate sempre lui, chiedetelo a lui, perché lo domandate a me?", ribatte Taccia. Il conduttore sottolinea che "tutte le teorie di Lovati vanno nella direzione dell'innocenza di Stasi", e l'avvocata ribatte: "Per difendere il nostro cliente non abbiamo bisogno di infangare qualcun altro".
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