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Thailandia-Cambogia, schegge di guerra: la telefonata allo "zio" che scatena l'escalation
24-07-2025, 16:49
Soldati thailandesi e cambogiani si sono scontrati a colpi d'arma da fuoco in diverse zone contese al confine, ferendo tre civili. Gli scontri a fuoco arrivanodopo che i due Stati hanno ridotto le relazioni diplomatiche in seguito a una disputa in rapida escalation. I video dell'emittente indipendente thailandese TPBS hanno mostrato persone in fuga dalle loro case e si nascondevano in un bunker di cemento giovedì 24 luglio, tra esplosioni e spari. Il primo scontro a fuoco è avvenuto in una zona dove sorge l'antico tempio di Prasat Ta Moan Thom, lungo il confine tra la provincia thailandese di Surin e la provincia cambogiana di Oddar Meanchey. Sia la Thailandia che la Cambogia si sono accusate a vicenda di aver aperto il fuoco per prime. Il primo ministro cambogiano Hun Manet ha affermato che la Thailandia ha attaccato le posizioni dell'esercito di Phnom Penh a Prasat Ta Moan Thom e Prasat Ta Krabey, nella provincia di Oddar Meanchey e ha esteso l'attacco alla zona lungo la provincia cambogiana di Preah Vihear e quella thailandese di Ubon Ratchathani. L'esercito thailandese ha dichiarato invece che tre civili nella provincia di Surin sono rimasti feriti quando i soldati della Cambogia ha sparato colpi di artiglieria in una zona residenziale. Le relazioni tra i due paesi del Sud-Est asiatico si sono deteriorate drasticamente da maggio, quando un soldato cambogiano è stato ucciso in uno scontro armato in un'altra delle numerose piccole aree che entrambi i paesi rivendicano come proprio territorio. Dietro c'è anche una 'storia' tra famiglie. C'è persino chi parla di "vendetta familiare". Il primo luglio la premier thailandese, Paetongtarn Shinawatra, è stata sospesa dall'incarico di primo ministro su decisione della Corte Costituzionale dopo che è trapelata una controversa telefonata di giugno con il potente capo del Senato cambogiano Hun Sen, in cui è sembrata contestare l'operato dei militari di Bangkok nell'annosa disputa sui confini. Hun Sen è stato al potere per 38 anni con l'incarico di premier. Leader autoritario, si è dimesso nel 2023 per consegnare il potere al figlio Hun Manet, ma resta molto influente e viene considerato il leader di fatto del Paese. Era amico e alleato di Thaksin Shinawatra, padre della premier thailandese sospesa, prima che i rapporti tra le due famiglie si incrinassero. Paetongtarn Shinawatra lo chiama "zio" (termine usato in segno di rispetto con le persone più anziane) nella telefonata 'incriminata' del 15 giugno, avviata - è la ricostruzione della stampa internazionale - nell'intento di risolvere le tensioni tra i due Paesi. Tre giorni dopo suscita rabbia e indignazione la registrazione di quella 'chiacchierata' diffusa su Facebook. Paetongtarn Shinawatra si è scusata, ma a poco è servito, e ha sostenuto le sue parole rientrassero in una tattica negoziale. Il governo thailandese "è molto debole e non c'è unità" e la Cambogia "sta sfruttando le divisioni in Thailandia", ha commentato con la Cnn l'analista Thitinan Pongsudhirak, che insegna Scienze politiche alla Chulalongkorn University di Bangkok. "Si tratta di una vendetta familiare - ha detto - La famiglia Shinawatra è molto arrabbiata con Hun Sen. Ora non si tratta solo di Thailandia-Cambogia, ma della famiglia Shinawatra che è stata compromessa". E per Pongsudhirak l'escalation "probabilmente peggiorerà prima di migliorare". Intanto in Thailandia il premier ad interim è l'ex ministro della Difesa, Phumtham Wechayachai, alleato della premier sospesa.
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