s

Tor San Lorenzo, 18enne in manette per l'omicidio del benzinaio: ha confessato
01-06-2025, 12:29
Svolta nelle indagini sull'omicidio di Nahim, il benzinaio di origine bengalese assassinato il 27 maggio scorso al distributore “Toil” di Tor San Lorenzo. Arrestato un 18enne italiano, residente nella zona e già noto alle forze dell'ordine. Il giovane è stato sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio e rapina, su disposizione della Procura di Velletri. L'arresto è avvenuto nel pomeriggio di sabato 31 maggio a Cisterna di Latina, dove il ragazzo si era nascosto in un'abitazione. Durante l'interrogatorio con il pubblico ministero, ha ammesso le proprie responsabilità, conducendo gli investigatori nel luogo in cui aveva occultato l'arma del delitto, un coltello a serramanico con lama di 16 cm, e altri oggetti utilizzati durante l'aggressione: il casco integrale e gli abiti neri con cui aveva cercato di rendersi irriconoscibile. Il delitto si è consumato poco prima di mezzogiorno. L'assassino, completamente vestito di nero e con il volto nascosto da un casco, era arrivato al distributore in sella a una moto BMW GS 650, risultata rubata due giorni prima a Roma. Una volta giunto sul posto, ha colpito il benzinaio con una coltellata diretta al torace, ferita risultata fatale. Dopo essersi impossessato dell'incasso, 570 euro in contanti, si è dileguato. I tentativi dei sanitari del 118 di salvare Nahim sono risultati vani: l'uomo è deceduto prima ancora di poter essere trasportato in ospedale, nonostante l'intervento anche dell'elisoccorso. La moto è stata ritrovata il giorno successivo, completamente carbonizzata in una zona boschiva di Ardea, dove il giovane aveva cercato di distruggere le prove del crimine. Sin dalle prime ore, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e della Compagnia di Anzio hanno lavorato senza sosta, partendo dalle immagini di sorveglianza della zona e dalle testimonianze raccolte, per ricostruire il percorso del fuggitivo. Le telecamere di sicurezza pubbliche e private, insieme ai lettori di targhe, hanno permesso di seguire gli spostamenti della moto prima e dopo il delitto. Un passaggio cruciale è stato il collegamento con il furto della motocicletta, individuato in tre giovani del litorale sud di Roma, risultati estranei all'omicidio. È proprio grazie alla ricostruzione della loro rete di contatti che è emerso il nome del 18enne, il quale secondo quanto accertato, avrebbe sottratto la moto la sera precedente l'omicidio, approfittando del fatto che fosse stata parcheggiata all'aperto. Le successive perquisizioni hanno portato al sequestro di telefoni e abiti, poi analizzati in tempi strettissimi. Incrociando i dati di localizzazione dei dispositivi con i filmati, gli investigatori hanno ottenuto una mappatura perfetta dei movimenti del sospettato, coincidenti con l'orario e il luogo del delitto. Al termine delle procedure di identificazione e convalida, il giovane è stato condotto nel carcere di Velletri, dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria. La posizione dell'indagato è ora al vaglio della magistratura.
CONTINUA A LEGGERE
13
0
0
Guarda anche
Il Tempo
Ieri, 22:12
Delmastro "Su 41-bis ed ergastolo ostativo siamo sulla strada giusta"
Il Tempo
Ieri, 21:26