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Torre dei Conti, i carabinieri vogliono i video: "Servono a determinare la dinamica del crollo"
Oggi 07-11-25, 08:51
Uno dei punti al centro delle indagini della procura sul crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali è capire quanti operai erano presenti nel cantiere. Non solo. Verificare proprio il punto esatto in cui si trovavano al momento del cedimento dei solai durante i lavori di ristrutturazione. E per avere risposte in tempi più rapidi e precisi, gli inquirenti, che stanno indagando senza sosta, hanno rivolto un appello a chiunque abbia assistito ai primissimi momenti del cedimento o abbia girato video della scena del primo crollo, che ha tolto la vita a Octav Stroici, l'operaio romeno 66enne rimasto intrappolato per oltre undici ore sotto le macerie. Un appello che si legherebbe anche all'esame della relazione del 30 maggio 2025, con la quale era stato dato l'ok all'inizio dei lavori in seguito agli accertamenti svolti da un gruppo di ingegneri sulla stabilità, tra l'altro, proprio dei solai. Esperti che però avevano sottolineato la necessità di limitare il peso, in base alle prove di carico, a soli due lavoratori e a due macchinari, per circa un massimo di 4 quintali. Dalla visione di eventuali video, i pm potrebbero capire se siano state o meno rispettate le prescrizioni messe nero su bianco e consegnate agli uffici capitolini prima dell'avvio dei lavori. Il materiale video potrebbe essere indispensabile anche per permettere ai tecnici e periti che saranno nominati a giorni, far luce sulla dinamica vera e propria del collasso della Torre medioevale. Tutti i testimoni, quindi, sono stati invitati dagli inquirenti, a contattare i carabinieri della Compagnia Roma Centro, incaricati delle indagini. La procura, intanto, continua ad acquisire tutta la documentazione sui lavori di ristrutturazione, dagli atti di gara per le tre ditte appaltatrici, ai fascicoli sull'iter amministrativo seguito per l'affidamento degli interventi. Tra i documenti sotto esame figurano anche il decreto del 2022 che ha autorizzato l'opera e la relazione tecnica del 30 maggio 2025, che avrebbe attestatola stabilità dell'edificio. Oltre agli operai e ai rappresentanti delle imprese coinvolte, sarà ascoltato chi, in passato, aveva segnalato possibili criticità strutturali. L'inchiesta, coordinata dal pool di magistrati guidato dagli aggiunti Antonino Di Maio e Giovanni Conzo, con i pubblici ministeri Mario Dovinola e Fabio Santoni, procede al momento contro ignoti per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. La Torre dei Conti, prima che iniziassero i lavori, era ridotta praticamente a un rudere. Le indagini strutturali svolte sull'edificio nell'agosto 2023 dalla società «Laboratorio sicurezza tecnologica srl» per conto della Sovrintendenza capitolina, responsabile del progetto di restauro finanziato con 6,9 milioni del Pnrr, evidenziavano con tanto di documentazione fotografica un quadro allarmante. La Torre, dove fino al 2006 c'erano uffici comunali e che poi è stata sgomberata, 17 anni dopo presentava dal piano terra fino al sesto crepe larghe fino a sei centimetri (nella foto sopra), intonaci scrostati e pieni di umidità, travi esposte e arrugginite.
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