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Trump e Nato, Cerno: perché questo risveglio improvviso ha fatto bene all'Europa
Oggi 14-03-25, 08:18
L'attesa spasmodica per l'incontro tra Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, che aveva l'obiettivo di capire se la tregua di 30 giorni concordata da Stati Uniti e Ucraina a Gedda fosse una via praticabile per Mosca, si è conclusa con una risposta tiepida da parte del capo del Cremlino. "L'idea in sé è corretta e noi certamente la sosteniamo. Ma ci sono questioni di cui dobbiamo discutere. Dovremmo parlare con i nostri colleghi e partner americani, magari chiamare il presidente Trump e discuterne insieme", ha detto il presidente della Russia da abile negoziatore. In altre parole, non ha né accettato né respinto l'iniziale progetto per un cessate il fuoco definitivo in Ucraina. La risposta americana non si è fatta attendere. Il presidente degli Usa ha definito "molto promettenti anche se incomplete" le dichiarazioni di Putin, dicendo che gli "piacerebbe molto" incontrarlo. È stato questo il tema caldo che Paolo Del Debbio ha lanciato sul tavolo del dibattito di Dritto e rovescio, il programma di politica e di attualità che va in onda su Rete 4. Tra i primi a prendere la parola il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno: "Ci siamo scandalizzati per la rissa tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca, che invece ha portato due effetti. Il primo è che in Ucraina Zelensky è di nuovo fortemente e ampiamente sostenuto e il secondo è che Putin si è sentito trattare da superpotenza. Quello che l'Europa non ha mai voluto fare in tre anni di guerra", ha fatto notare. La speranza è che l'Europa "riesca a battere un colpo, perché finora non ne ha battuto uno". Il merito di Trump, secondo Cerno, non è discutibile: è riuscito infatti a riportare sulla bocca della diplomazia parole come tregua e pace, che finora sembravano impronunciabili. "In un dibattito dove la parola tregua e la parola pace, ancora lontanissime, stanno per essere ripronunciate anche da Mosca, cosa che non era affatto possibile fino a qualche mese fa, il compito che tutti noi abbiamo è di capire se riusciamo, dopo aver sostenuto l'Ucraina in questi tre anni idealmente, militarmente, economicamente per una causa giustissima, che è quella dell'affermazione delle democrazie sulle dittature, a contribuire a questo ghiaccio che si è rotto", ha scandito il direttore de Il Tempo. L'attuale inquilino della Casa Bianca, "sta facendo con le cattive quello che Biden e Obama non erano riusciti a fare con le buone e cioè fare in modo che l'Europa non diga troppe bugie". Quanto all'ipotesi dell'uscita degli Usa dalla Nato, Cerno non ha dubbi: "Io non penso affatto che Trump uscirà dalla Nato, ma se dire che esce serve a creare in Europa un sistema di difesa che poi non sia tutto in carico agli Stati Uniti, ben venga e vedrete che, una volta che l'abbiamo creato, col cavolo che se ne va", ha concluso.
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