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Tunisia, Paolo Corsi ucciso in casa. L'amico rivela: "Stava bene, era allegro"
22-01-2025, 17:02
Il cittadino italiano trovato morto ieri sera nella sua abitazione a Sousse, in Tunisia, si chiamava Paolo Corsi e aveva 73 anni. L'uomo, originario di Ripatransone, nelle Marche, era residente a Roma insieme all'anziana sorella e a un nipote. Corsi era noto alla comunità italiana in Tunisia come insegnante di latino e greco in pensione ed era solito trascorrere diversi mesi all'anno a Sousse, località costiera che affaccia nel Golfo di Hammamet, non lontano da Monastir. Secondo le prime informazioni raccolte da Agenzia Nova, Corsi sarebbe stato vittima di un'aggressione da parte di qualcuno che conosceva e che gli avrebbe sottratto l'automobile e il cellulare. Le autorità tunisine, intanto, stanno indagando sull'accaduto e sull'intera vicenda vige il segreto istruttorio. L'ambasciata d'Italia a Tunisi è in contatto con la famiglia della vittima e sta fornendo tutta l'assistenza necessaria per il rimpatrio della salma. "L'ho sentito due giorni prima che venisse ucciso, stava bene, era allegro e nulla faceva presagire quello che è accaduto. Era pronto ad un altro viaggio", ha detto all'Ansa Aldo Napoli, amico di Paolo Corsi. "Non riesco a spiegarmi quello che è successo, stava in una zona residenziale tranquilla, lui era sempre ottimista e non aveva paura. Chi avrà incontrato, non lo so... Se aveva nemici? No, era una persona solare, con tanti amici, la porta di casa era sempre aperta", ha continuato. "Il telefonino è stato ritrovato con la geolocalizzazione - ha riferito l'amico - mentre portafogli e auto no". In Tunisia, l'uomo ucciso "frequentava tanti amici, pensionati, anche loro in vacanza in Tunisia, tutta gente tranquilla. La sua casa era aperta, amava molto cucinare il pesce".
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