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Ucraina, Meloni: "Bene gli sforzi di Trump, ora vediamo l'atteggiamento di Putin"
Oggi 13-08-25, 18:56
"Continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina". Giorgia Meloni lo ha ribadito in occasione delle riunioni che si sono svolte in vista dell'incontro tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin in programma il 15 agosto in Alaska. La premier ha partecipato insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai leader di Finlandia, Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, dell'Unione Europea e della Nato, a una telefonata con Trump. Il vertice è stato preceduto da un coordinamento europeo, sempre a livello di leader, e seguito dallo svolgimento di una nuova riunione della 'coalizione dei volenterosi'. Nel corso della discussione, ha comunicato palazzo Chigi, Meloni ha espresso "apprezzamento per gli sforzi profusi" dal presidente statunitense, ribadendo appunto "l'importanza di continuare a lavorare" con gli Usa. La premier ha poi ringraziato Zelensky "per la serietà dimostrata finora nella ricerca di una soluzione diplomatica". Un'occasione, quella delle riunioni, grazie alla quale Meloni ha anche accolto "con favore" la partecipazione americana, con il vicepresidente americano JD Vance, alla riunione della 'coalizione dei volenterosi', nel solco di quanto avvenuto per la prima volta a Roma a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina di luglio. Dalla discussione è emersa "una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all'Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico". Meloni - che in giornata ha seguito anche le operazioni legate alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza che prevedono il rientro in Italia dei tre C-130 con 31 piccoli pazienti e 86 accompagnatori, per un totale di 117 persone - si è detta poi "molto soddisfatta dall'unità di intenti e dalla capacità di dialogo che l'Occidente sta dimostrando di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza e la difesa del diritto internazionale". Ora è il momento di "vedere quale sarà, in Alaska, l'atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti".
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