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Violenza contro le donne, il ministro Valditara: "Scuola al centro dell'educazione al rispetto"
Oggi 25-11-25, 09:50
"Oggi è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e il fatto che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia scelto proprio questa formulazione per designarla è sommamente significativo. Essa, infatti, non si limita a descrivere la terribile natura del fenomeno, ma indica anche chiaramente un obiettivo: la sua eliminazione. È un obiettivo politico, nel senso più largo e più alto della parola, un'urgenza imprescindibile per chiunque abbia a cuore il destino della polis, della convivenza civile e umana. È molto importante che non si smarrisca questo senso proattivo e imperativo della giornata di oggi: sradicare la violenza contro le donne in tutte le sue forme, dalla persecuzione fisica, alla discriminazione professionale, alla discriminazione sociale e culturale, è la precondizione per realizzare compiutamente alcuni valori cardine della nostra civiltà. Primo fra tutti, l'inviolabilità e la dignità intrinseca di ogni persona. A maggior ragione allora, al centro di questo processo deve esserci quella scuola costituzionale che guarda ai valori fondamentali della nostra Carta, tra cui appunto l'intangibilità della persona umana. Per questo abbiamo innanzitutto introdotto l'educazione alle relazioni e al rispetto per la donna, così come l'educazione al contrasto della violenza di genere, proprio come obiettivi di apprendimento specifici all'interno delle nuove linee guida sull'educazione civica". Così il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sui social. "Ho constatato con soddisfazione un'adesione massiccia del nostro sistema scolastico a questo programma. Nel 90% delle scuole secondarie di secondo grado sono stati attivati questi percorsi e nel 90% dei casi si è trattato di lezioni curricolari, quindi parte integrante a tutti gli effetti del percorso di studio. Ma il risultato più incoraggiante è che quasi il 70% dei docenti ha riscontrato un'evoluzione positiva nei comportamenti degli studenti, un maggior rispetto degli studenti verso le compagne. Ora, anche nelle nuove indicazioni nazionali abbiamo ridato centralità al valore del rispetto, così come alla educazione alle relazioni, all'empatia, al contrasto della violenza di genere. L'obiettivo è affermare una cultura del rispetto autentica, basata sulla condivisione", ha aggiunto. "Abbiamo poi avviato un protocollo con Indire e con l'ordine degli psicologi, per la formazione specifica dei docenti e per promuovere il peer tutoring, quel metodo educativo dove gli studenti diventano loro stessi protagonisti attivi in un confronto tra pari. Solo una ritrovata centralità del dialogo e del consenso, di quel potere allo stesso tempo creativo e razionale della parola che sta alla base della nostra civiltà, solo il ripristino di confini all'io, l'insegnamento del significato decisivo di un 'no', può contrastare adeguatamente la subcultura della sopraffazione e del maschilismo. Inoltre sono cruciali le collaborazioni che abbiamo istituito con realtà che affrontano ogni giorno quella che le Nazioni Unite hanno definito una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti e queste collaborazioni hanno consentito di svolgere nelle scuole nuove attività di informazione. Sono solo alcune delle iniziative che abbiamo messo in campo ma oggi il punto non è l'elenco dei provvedimenti, oggi il punto è mantenere lo sguardo fermo sull'obiettivo: l'eliminazione della violenza sulle donne per far sì che davvero ogni persona abbia garantito il diritto fondamentale alla vita, alla libertà, alla sicurezza, all'autodeterminazione".
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