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Zelensky ricevuto dal Papa a Castel Gandolfo per la ricostruzione dell'Ucraina
09-07-2025, 20:42
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato a Roma per partecipare alla Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, alla quale prendono parte, tra gli altri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. In questa occasione, Zelensky ha avuto diversi incontri ufficiali. Il leader ucraino ha incontrato Papa Leone XIV, che ha offerto la disponibilità del Vaticano a ospitare eventuali negoziati di pace tra Kiev e Mosca. Zelensky ha anche incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ribadito "l'amicizia sincera e convinta dell'Italia" e "il pieno sostegno del nostro paese all'indipendenza, alla sovranità, alla integrità territoriale dell'Ucraina". "La nostra posizione è e rimane assolutamente ferma e vorrei anche esprimere l'ammirazione per il comportamento del popolo ucraino", le parole del capo dello Stato, che ha ribadito il sostegno all'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea: "Auspico che si aprano presto i negoziati", ha rimarcato, aggiungendo che, "come ha affermato la dichiarazione del vertice Nato, la sicurezza ucraina si indentifica con la sicurezza europea, contro chi vorrebbe tornare a una concezione di predominio dei rapporti tra gli Stati, facendoci fare un salto all'indietro di quasi un secolo". Per Zelensky anche un incontro con Keith Kellogg, inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina. Il presidente ucraino ha ringraziato il Papa per la sua proposta, sottolineando però che "è Mosca che continua a respingerla". La visita di Zelensky nella capitale italiana è coincisa con un nuovo attacco massiccio da parte delle forze russe sull'Ucraina. Nella notte tra martedì e mercoledì, l'esercito russo ha lanciato 728 droni e 13 missili contro diverse città ucraine, stabilendo un nuovo record. "Questa è l'ennesima prova della necessità di sanzioni", ha dichiarato Zelensky. Gli attacchi hanno causato numerose vittime civili: le autorità ucraine hanno segnalato almeno otto morti nella regione di Donetsk, mentre un bambino di un anno ha perso la vita durante un raid con un drone su Kherson. Nel frattempo hanno fatto discutere le presunte minacce del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di bombardare Mosca e Pechino. Secondo un audio diffuso dalla Cnn, Trump avrebbe fatto queste dichiarazioni durante un incontro privato per la sua seconda campagna elettorale, nel tentativo di dissuadere Putin dagli attacchi all'Ucraina e Xi Jinping da una possibile invasione di Taiwan. Mosca ha lasciato intendere che potrebbe trattarsi di un falso. "Non sappiamo se sia vero o no. Oggi ci sono molti falsi", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha minimizzato anche le parole dure di Trump nei confronti di Putin: "Siamo tranquilli. In generale, il presidente degli Stati Uniti ha uno stile piuttosto duro", ha aggiunto, sottolineando che Mosca punta comunque a proseguire il dialogo con Washington per ricucire relazioni bilaterali ormai gravemente compromesse. Infine, il Cremlino ha definito "insignificanti" le decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu), che ha stabilito la responsabilità della Russia per la violazione del diritto internazionale in Ucraina e per l'abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines nel 2014.
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