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Politica
Alessandra Ghisleri smonta le balle della sinistra sulle Regionali: "Non ha preso voti da destra"
Oggi 27-11-25, 03:35
Alessandra Ghisleri intervistata daLa Stampa, commentail risultato delle elezioni regionali e fotografa la preferenza politica del Paese. Sia destra che sinistra cantano vittoria per i rispettivi successi, ma l’astensionismo ha avuto un ruolo primario. Ha votato meno della metà degli elettori e Ghisleri ammette: “Va avanti così da fin troppo tempo. La definirei la tendenza della politica ad eternare sé stessa. E uso la parola non a caso. Invece di cercare nuovi elettori, puntano a fotografare l'esistente. Non si va oltre la discussione su ‘abbiamo vinto’. E invece occorrerebbe porsi una questione scomoda: perché in questa tornata di amministrative è sparito il voto di opinione? L'aver votato su quattro date non ha aiutato: se ci fosse stato un election-day per tutte le Regioni forse le cose sarebbero andate diversamente”. Ghisleri, poi, smentisce il fatto che molti voti finiti a sinistra provengano da elettori di destra: “Non è così. Prendiamo la Campania: 580mila elettori in meno delle precedenti regionali. Vincenzo De Luca aveva ottenuto poco più di 1,6 milioni di voti, Roberto Fico poco più di 1,2, dunque 400mila in meno. Il centrodestra, regionali su regionali, guadagna 250mila voti. Il voto a favore di Fico è stato trainato da loro e dalle liste civiche: ad esempio ‘Casa riformista’ del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, quella di De Luca e le altre collegate”. E in Veneto? “La Lega e la coalizione sono andate bene grazie soprattutto alle oltre duecentomila preferenze del presidente uscente Luca Zaia, e nonostante il centrodestra abbia perso 400mila voti rispetto alle precedenti regionali. Il traino è stato per il Carroccio: rispetto al 2020 ha duplicato i voti, addirittura triplicati se confrontati con le europee del 2024”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45115940]] Caso diverso è la Puglia, con Antonio Decaro e la sondaggista spiega: “Pur dovendo fare i conti con un'astensione altissima, ha ottenuto per il Pd e la sua lista risultati ottimi. Non solo: è l'unico dei governatori vincenti che ha aumentato i voti in termini assoluti. Michele Emiliano ne aveva ottenuti 760 mila, Decaro 830mila. La scelta di Emiliano di non ricandidarsi ha generato una discontinuità nella continuità”. Dunque queste regionali non anticipano le politiche del 2027, Ghisleri ne è convinta: “Non è stato un test nazionale significativo, no. Giorgia Meloni ha partecipato alla campagna elettorale, ma la sua presenza non ha quasi mai fatto la differenza. Il perché è nelle ragioni che le dicevo prima: la gente ha più o meno votato come tutti si aspettavano avrebbe votato”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45144111]]
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