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Commercio: Meloni, 'perno economia e vita italiani, trovare giusto equilibrio con e-commerce'
28-05-2024, 17:03
Roma, 28 mag. (Adnkronos) - "Il settore del commercio al dettaglio è un perno dell'economia italiana. Lo è in termini di contributo al PIL, direttamente e indirettamente per il turismo che è in grado di attrarre e per la sua funzione di costante vetrina e volano del made in Italy. Lo è in termini di ricchezza prodotta e distribuita sul territorio e in termini occupazionali. Sono i dati che lo dimostrano in maniera incontrovertibile. Inoltre, il commercio è un perno della vita degli italiani per la valenza sociale che ha nella nostra quotidianità e che va ben al di là del mero aspetto economico. Penso, ad esempio, all'importanza dei negozi di vicinato, luoghi di relazioni umane, garanzia di servizi e presidi di sicurezza, soprattutto per gli anziani e le persone in difficoltà". Così la premier Giorgia Meloni, nel messaggio indirizzato all'Assemblea generale di Confimprese. "Per questo insieme di ragioni, economiche e sociali - rimarca la presidente del Consiglio -, il governo è particolarmente attento alle istanze del settore del commercio e alla tutela dei commercianti onesti. Attenzione che abbiamo dimostrato, ad esempio, con la norma per contrastare le attività “apri e chiudi”, fenomeno illegale che costituisce a tutti gli effetti una forma di concorrenza sleale per le attività regolari, oltre ad un danno per le casse dello Stato. E intendiamo continuare a farlo con misure sempre più incisive contro l'abusivismo e la contraffazione e a tutela del Made in Italy". "Anche con la riforma fiscale, oltre in generale al mutato rapporto tra fisco e contribuenti, abbiamo introdotto importanti novità che interessano il settore del commercio e tutte le attività di minori dimensioni titolari di reddito d'impresa e di lavoro autonomo. Mi riferisco, ad esempio, al concordato preventivo biennale, segno di fiducia dello Stato verso contribuenti e strumento che darà la possibilità a milioni di piccole imprese e lavoratori autonomi di accordarsi preventivamente con il fisco sulle imposte da pagare per due anni, senza essere soggetti ad accertamenti. Sono molte le sfide che il settore retail deve affrontare e sulle quali il governo intende fare la propria parte. Mi riferisco, ad esempio, alla priorità di combattere la desertificazione commerciale dei nostri centri cittadini o alla necessità di governare adeguatamente l'innovazione introdotta introdotto con il commercio elettronico. È necessario trovare un giusto equilibrio per fare in modo che l'impatto di quest'ultimo sul nostro sistema economico e produttivo sia sostenibile, anche facendo leva su alcuni punti di forza del tessuto italiano: la capacità di fare rete dei commercianti e la straordinaria potenza del Made in Italy, brand globale di cui i colossi del commercio non possono fare a meno e che nessun altro è in grado di eguagliare". "Lo stesso approccio, aperto e attento alla tutela della concorrenza e dell'occupazione, va seguito nei confronti dell'intelligenza artificiale che, come tutte le novità tecnologiche - rimarca ancora la premier -, se ben utilizzata e regolamentata, può essere un'opportunità in molti ambiti della vita quotidiana e in molti settori produttivi, anche per il commercio. Il governo è sempre aperto al confronto con il mondo produttivo e con le associazioni che lo rappresentano, per ragionare sulle sfide del futuro e sulle tematiche che le riguardano. La nostra porta, nei vostri confronti, è e sarà sempre aperta", assicura.
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