s
Milano: psicologa intercettata 'giudice garantista, poi ci gioco su perizia Pifferi'
25-01-2024, 13:10
Milano, 25 gen. (Adnkronos) - "Tutti mi dicono che quel giudice Pacini li è un garantista, menomale, perché è lo stesso della Pifferi...almeno ha preso la cartella! Perché sai che il pm, lui non voleva....almeno le fa fare la perizia! Poi io ci gioco! Perché il perito non può dire che noi abbiamo sbagliato! assolutamente no! Su quello non ci piove!... Perché si è il minimo però...perché adesso glielo rifà il test...Ma da quaranta può andare a quarantacinque! Ma non può centodieci! Ecco, ne sono convinta!". E' in questa intercettazione tra le due psicologhe del carcere, indagate per falso ideologico e favoreggiamento, che il pm di Milano Francesco De Tommasi vede il compiacimento per essere riuscite a effettuare il test Wais su Alessia Pifferi, a processo davanti alla corte d'assise per l'omicidio della figlia Diana, riuscendo così a ottenere una perizia psichiatrica contro la volontà della procura. Per il pm l'imputata è stata "manipolata e aiutata" e la relazione sulle capacità cognitive di Alessia Pifferi, accusata di aver lasciato morire di stenti la sua bambina di soli 18 mesi, è stata preparata "esclusivamente per fornire una 'pezza d'appoggio', sino a quel momento mancante per assenza di qualsivoglia trascorso psichiatrico dell'imputata" si evidenzia nella memoria della pubblica accusa. Le psicologhe indagate, con il loro operato, avrebbero "interferito gravemente in un processo che vuole e deve rendere giustizia a una bimba in tenerissima età" scrive De Tommasi. Per la procura una delle esperte che operano a San Vittore è interessata solo alle sorti del processo penale "ponendosi esplicitamente, direttamente e immotivatamente in contrapposizione" col pm, nell'altra psicologa, invece, "convivono ragioni di tipo ideologico e pensieri antisociali" eppure "si tratta di una persona a cui è affidato un compito delicatissimo, che può avere riflessi importanti anche sull'esito dei processi, specie di quelli per reati gravi". Nel colloquio con un'altra detenuta, la psicologa di 58 anni "può essere definita un'eversiva, che nella vita avrebbe preferito essere artefice di una vera e propria 'rivoluzione'" ma che ha optato per una "rivolta", contro lo Stato e la società, "lenta e 'discreta', condotta 'scavando la roccia goccia dopo goccia' (ossia aiutando e favorendo dall'interno i detenuti che evidentemente lei ritiene siano in realtà delle vittime del sistema)". Una 'rivoluzione' in cui tira in ballo, in modo diverso, Elena Cecchettin, sorella di Giulia uccisa a coltellate dall'ex fidanzato, la premier Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini. Sul caso Pifferi, la parte più rilevante della conversazione per il pm è quella in cui la psicologa più esperta "manifesta fin troppo chiaramente li proprio compiacimento per essere riuscita, in collaborazione con la collega, a far ottenere alla Pifferi una perizia psichiatrica contro li parere del pm, aggiungendo che anche se la corte d'Assise ha nominato un perito, lei 'se la giocherà' perché, secondo li proprio ragionamento, le conclusioni del professionista non potranno essere molto diverse rispetto a quelle emerse all'esito del test di Wais già somministrato" all'indagata.
CONTINUA A LEGGERE
14
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
01:37
Fronte Macron-Salis per conservare la poltrona: vogliono mettere fuorilegge la destra
Libero Quotidiano
01:30
"Per fortuna ci sono venti persone tra lui e la bomba atomica": la rivelazione di Caracciolo
Libero Quotidiano
Ieri, 21:41
"Solo ora lo chiedono", "Perché proprio lei...": Salis, lite Senaldi-Piccolotti in tv
Libero Quotidiano
Ieri, 21:41
"Piccolotti fa ridere i polli, meglio che faccia l'onorevole...": scontro acceso in tv
Libero Quotidiano
Ieri, 21:28
"Dobbiamo estinguerci!": la sconcertante risposta a Reazione a Catena
Libero Quotidiano
Ieri, 20:57