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Muzzolon: Avs sta con Raimo: non zittire il dissenso
27-08-2024, 06:51
La censura decisa del Provveditorato del Lazio nei confronti di Christian Raimo ha scatenato la reazione scomposta di tutto il campo sinistro. Il professore-pasdaran di un liceo di Roma, candidato con Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni europee, è stato sanzionato per aver rivolto gravi offese al ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, oltre che ad aver inneggiato alla violenza nel corso di un'ospitata a L'Aria Che Tira: «Io insegno a scuola... Penso che picchiare i neonazisti sia giusto». Parole sconcertanti che hanno costretto il Direttore generale dell'Ufficio Scolastico a prendere provvedimenti «frutto di una valutazione molto ampia e complessiva di suoi comportamenti tutti non conformi al nostro codice disciplinare». Lesa maestà. Guai a toccare un compagno. Specie se al governo c'è il centrodestra. Il primo a schierarsi in difesa di Raimo è stato colui che gli aveva offerto la candidatura, Nicola Fratoianni: «Zittire il dissenso: nelle strade con i manganelli, in Rai con giornalisti compiacenti, a scuola con la censura», ha esordito il leader di Avs. Poi ancora, in difesa del prof: «Si chiama proprio così la sanzione inflitta a Christian Raimo, “censura disciplinare”. Censurato per essere un uomo e un insegnante libero». Non poteva mancare la stoccata al governo, reo di spalleggiare i gruppi di estrema destra che avevano minacciato Raimo: «Ormai è chiaro, questo governo con gli estremisti di destra va a braccetto». Da Sinistra Italiana - costola rossa di Avs - è intervenuto anche il responsabile scuola Giuseppe Buondonno definendo il provvedimento «gravissimo, lesivo della libertà di opinione e del diritto di critica, che in una democrazia dovrebbe essere difeso come bene prezioso». Di fronte alle proteste della sinistra per il provvedimento inferto a Raimo, il centrodestra non ha potuto esimersi dal replicare. E a farlo per primo è stato Rossano Sasso, anche lui leghista come il ministro Valditara. «Ma quale spinta autoritaria, quale utilizzo delle gerarchie per colpire il dissenso?», ha attaccato l'esponente del Carroccio. «Parliamo di un insegnante che disse in diretta televisiva che lui in classe ai propri studenti “insegna a picchiare”« ha detto, ricordando che «perfino Parenzo e Laura Boldrini, presenti in studio, ne presero le distanze». Poi l'affondo contro il leader di Avs, sottolineando come «numerosi suoi affiliati, con parole pericolose» rischino «di rievocare, come nel caso di Raimo, gli anni più bui del nostro Paese» Anche Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, non ha risparmiato un commento piccato,definendo «un problema per la democrazia italiana» il fatto che Fratoianni «si distingue per sposare ogni causa sbagliata, da Soumahoro alla Salis, a quella di Raimo».
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