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Estero Europa
Ue, il Belgio pronto a ricorsi legali: "No all'uso degli asset russi"
Oggi 10-12-25, 19:18
Un'altra bomba russa sull'Unione europea. A sganciarla però non è Mosca, ma Bruxelles stessa: il primo ministro Bart De Wever ha avvertito infatti che il Belgio non esclude ricorsi legali se sarà costretto ad accettare l'utilizzo dell'articolo 122 del Trattato, con una decisione Ue a maggioranza qualificata e non all'unanimità, per finanziare il prestito di riparazione all'Ucraina basato sugli asset sovrani russi. Lo riporta Belga. Il ricorso a tale articolo "si avvicina a una misura sanzionatoria", ha detto il premier belga, e per questo dovrebbe richiedere l'unanimità. Ha ribadito la volontà di trovare una soluzione che consenta di continuare il sostegno finanziario a Kiev, cercando alternative ai beni russi in gran parte in Belgio su conti Euroclear. "Il Belgio è sempre un Paese che vuole arrivare a una soluzione a livello europeo, e una buona soluzione. Non ritengo che questa sia la soluzione giusta. Se numerosi Paesi vogliono avanzare verso il prestito di riparazione, ho detto chiaramente alla signora Von der Leyen e al signor Merz che esistono tre condizioni cruciali", ha spiegato De Wever alla Camera. Tre le condizioni dettagliate dal premier belga in seduta plenaria: una mutualizzazione del rischio, la messa a disposizione immediata di liquidità qualora il Belgio dovesse essere chiamato a restituire le somme prelevate (o anche di più, secondo il trattato bilaterale sulla protezione degli investimenti con la Russia), una ripartizione equa del rischio di contromisure russe. "Se riusciremo a garantire queste tre condizioni entro il 18 dicembre (data del prossimo vertice europeo), è possibile che daremo la nostra approvazione. Non è nel Dna del Belgio comportarsi in Europa come l'Ungheria", ha affermato. "Ma resto scettico. È molto lavoro da compiere in una settimana. Continuo quindi a sostenere un'altra soluzione", ha detto. Quanto al futuro, per De Wever questi asset sovrani saranno probabilmente parte di un accordo di pace, perché "è improbabile che la Russia subisca una sconfitta militare". "Per me questa guerra deve concludersi al più presto con un trattato accettato dall'Ucraina e dall'Europa, e non solo dalla Russia e dagli Stati Uniti. È probabile che tali asset vi siano inclusi. Che la Russia vi rinunci mi pare poco verosimile". I malumori del governo belga non sarebbero in ogni caso isolai. Il dossier Ucraina e la preparazione del Consiglio europeo del18 dicembre sono stati tra i punti affrontati nel corso della riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 (Coreper II), tenutasi oggi. Sui prestiti di riparazione la discussione resta aperta così come le bozze di conclusionidel summit Ue. A quanto si apprende da fonti europee, in queste ore starebbe emergendo un dato: secondo diversi Paesi membri l'eventuale soluzione sui prestiti di riparazione non andrebbe anticipata e dovrebbe essere il summit Ue la sede per una decisione politica sull'uso degli asset di Mosca. "L’ultima soluzione ipotizzata per finanziare l’Ucraina attraverso i titoli russi congelati è, tra quelle viste finora, la più praticabile e la più coerente con il diritto internazionale ed europeo", aveva mostrato ottimismo al contrariola presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo aun evento del Financial Times. "Penso che sia nostro dovere, in quanto europei, continuare a sostenere, difendere e agire a favore dell'Ucraina", ha dichiarato Lagarde, aggiungendo che il programma sui beni congelati che sta per essere discusso dal Consiglio europeo "è la cosa più vicina che abbia mai visto a qualcosa che sia conforme ai principi del diritto internazionale". "Dobbiamo rispettare questi principi internazionali", ha sottolineato. "Se riusciamo a spiegare la nostra posizione così com'è, credo che gli investitori in asset denominati in euro e in Europa capiranno che non si tratta di una pratica che ci obbliga a privare le persone delle loro proprietà o a rimuovere asset sovrani perché ci fa comodo. Si tratta di un caso del tutto eccezionale, e non priva la Russia della titolarità di tali asset. Credo che questo sia un punto cruciale", ha spiegato ancora la presidente della Bce.
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