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Economia e Finanza
Bialetti passa ai cinesi. Un'altra azienda simbolo del Made in Italy se ne va
Oggi 16-04-25, 13:17
AGI - Un altro simbolo del made in Italy passa di mano. Stavolta a cambiare bandiera è la Bialetti, simbolo italiano del caffè. UO Octagon ha sottoscritto due contratti di compravendita per l'acquisto complessivamente del 78,56% del capitale di Bialetti. A seguito del closing, spiega una nota, scatterà un'Opa obbligatoria sulle restanti azioni. Il valore implicito dell'acquisto delle partecipazioni in Bialetti risultato non inferiore a 42.634.000 euro conseguentemente il corrispettivo dell'Opa sarebbe non inferiore a 0,467 euro per azione. Anche dopo il closing, il Gruppo beneficerà dell'apporto manageriale di Egidio Cozzi in qualità di amministratore delegato in continuità con la precedente gestione. "Oggi Bialetti è un'azienda più solida, forte di una visione strategica chiara e di un marchio riconosciuto a livello globale - ha detto Cozzi - Questo traguardo è il risultato di un impegno costante, della determinazione del nostro team e della fiducia riposta in noi dagli stakeholder. Con l'ingresso di NUO si apre un nuovo capitolo, ricco di opportunità: continueremo a investire in innovazione, internazionalizzazione e autenticità, mantenendo sempre al centro la passione per il caffè e l'eccellenza del made in Italy". "Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa. Bialetti oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale". Lo afferma Francesco Ranzoni, presidente del Consiglio di amministrazione di Bialetti Industrie, commentando l'acquisto del marchio da parte di Nuo Capital. E ha aggiunto: "In questi anni abbiamo attraversato momenti storici complessi, ma con passione, dedizione e spirito di squadra siamo sempre riusciti a guardare avanti e a far crescere l'azienda. L'ingresso di Nuo rappresenta ora una leva strategica per rafforzare ulteriormente il brand e consolidarne il posizionamento sui mercati esteri". Il titolo schizza in Borsa Dopo l'annuncio della vendita, il titolo in Borsa segna un rialzo pari al 60,57% a 0,448 euro, avvicinandosi al corrispettivo dell'Opa non inferiore a 0,467 euro per azione. Come nasce la Moka e perchè si chiama così Nel 1933, Alfonso Bialetti dà vita alla Moka Express: rivoluzionerà il modo di preparare il caffè a casa, accompagnando il risveglio di generazioni di italiani e facendo dell'azienda, grazie anche all'ambizione del figlio Renato, uno dei principali produttori italiani. Il nome? Deriva dalla città di Mokha nello Yemen, una delle prime e più rinomate aree di produzione del caffè. A rendere iconica la Moka trasformando Bialetti in un brand di successo è anche "l'omino con i baffi" nato dalla matita di Paul Campani, che dopo aver accompagnato generazioni nel "Carosello" oggi è presente su tutti i prodotti dell'azienda.
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