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Cronaca
Da Assisi Padre Moroni: "Non lascia un vuoto, ma un pieno da raccogliere"
Ieri 21-04-25, 22:51
AGI - Una chiesa capace anche di riposizionarsi, di riconoscere la bontà di ciò che c'è nel mondo e quindi in questo senso non lascia un vuoto, lascia un pieno a mio parere". Così in un'intervista all'AGI, il Custode del Sacro convento di Assisi, Padre Marco Moroni ricorda la figura di Papa Francesco e l'eredità che lascia alla Chiesa cattolica. "Papa Francesco Lascia molti segni. - continua - Ha lanciato molte prospettive nuove e quindi ora chi riceverà il suo testamento avrà una grande responsabilità perché certamente ha lasciato la grande ripresa del tema della sinodalità, che è un elemento della Chiesa di sempre, ma che andava in qualche modo ripreso, rinverdito. Una chiesa davvero aperta agli ultimi, aperta agli altri, in dialogo con tutti. Lascia un pieno che però è da raccogliere e da testimoniare, da portare avanti, da far crescere ulteriormente. Lui diceva nella sua esortazione apostolica "Evangelii Gaudium" che è più importante iniziare percorsi più che possedere spazi e mi sembra che ne abbia iniziati molti, che vanno davvero ripresi, vanno rimodulati, vanno consegnati al futuro e di questo davvero avrà una grande responsabilità il suo successore e la Chiesa intera insieme. La Chiesa non è di uno solo. Lui è anche un grande uomo di pace, scompare in un momento fortemente segnati da conflitti... Questo è davvero un elemento di vuoto, cioè davvero era il leader mondiale che in maniera esplicita parlava di pace con grande forza. Oggi siamo davvero orfani. Perché non si vedono all'orizzonte segnali di pacificazione vera e soprattutto di quella pace che non è una semplice tregua, non è un semplice fermare l'escalation delle armi, ma è addirittura fermare ogni atteggiamento di guerra e violenza. Francesco si è detto che era il papa degli ultimi. Ha scelto fin dal nome per il suo pontificato, Francesco. Mai un papa aveva scelto il nome del santo di Assisi. Voi ad Assisi come lo ricorderete in questi giorni? Già stasera stessa, pregheremo il Rosario, poi avremo una solenne celebrazione come costume quando muore un papa. Noi siamo tra l'altro Basilica papale, oltre a essere francescani, ad avere questo legame così tenero con Francesco attraverso Francesco D'Assisi. Quindi è uno dei luoghi del papa questo. Assisi, la Basilica di San Francesco e anche quella di Santa Maria degli Angeli. Per cui troveremo tutti i modi, e già lo stiamo facendo, per ricordarlo, per essere vicino e soprattutto per mantenere alta la sua memoria e cercare di vivere da Francescani così come ci ha spronato lui.
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