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Estero
Disastro aereo del Caravelle, al via entro l'anno nuove ricerche in mare
Oggi 06-09-25, 14:27
AGI - Sono trascorsi 57 anni da quando un Caravelle dell'Air France in partenza da Ajaccio si schiantò in mare, al largo delle coste di Nizza (Alpi Marittime), provocando la morte di tutte le 95 persone a bordo, tra membri dell'equipaggio e passeggeri. Un disastro avvolto nel mistero Una vicenda ancora avvolta nel mistero a cominciare da ciò che ha provocato il disastro: un incendio scoppiato vicino alla toilette o un missile che ha abbattuto per errore il velivolo civile durante un'esercitazione militare? Ricerca in mare per la verità Quello che si sa è che è stato reso noto dagli avvocati dei familiari delle vittime è che "entro la fine dell'anno" dovrebbe partire una ricerca in mare per recuperare i resti dell'Ajaccio-Nice Caravelle e provare a capire che cosa successe quel giorno. Una "campagna di tre giorni su un'area di otto km quadrati dovrebbe essere effettuata entro la fine del 2025 con l'obiettivo di localizzare i detriti del relitto della Caravelle e, se necessario, scattare fotografie subacquee", hanno annunciato gli avvocati Stéphane Nesa, Paul Sollacaro e Philippe Soussi in una dichiarazione congiunta, a seguito di un incontro tenuto lo scorso giugno tra il giudice istruttore che segue il caso e la Prefettura marittima del Mediterraneo. La ricerca sarà condotta dalla Marina francese. "In caso di fallimento di questa operazione o dell'impossibilità di trovare i detriti, a metà del 2026 potrebbe avviarsi un intervento su un'area più ampia con l'utilizzo di mezzi tecnici più sofisticati", hanno sottolineato i legali, che vedono in questo annuncio "uno storico passo avanti nella lotta condotta per 57 anni dalle famiglie delle vittime", che martedì prenderanno parte a una messa di commemorazione a Nizza. Lo scorso febbraio, il magistrato ha nominato un pool di esperti affinché studiasse la fattibilità di scattare foto o recuperare i pezzi. Dettagli del volo e della prima indagine L'11 settembre 1968, il Caravelle AF 1611, che avrebbe dovuto collegare Ajaccio a Nizza in 45 minuti, si schiantò improvvisamente al largo delle coste di Antibes, uccidendo 95 persone. Il relitto è stato successivamente localizzato a circa 2.000 metri di profondità. Una prima indagine per omicidio colposo si concluse nel 1973 con l'archiviazione del caso, proprio sul presupposto che c'era stato un incendio nella cabina del bagno. Riapertura dell'inchiesta e l'ipotesi del missile L'inchiesta era stata riaperta nel 2012 per il reato di "sottrazione e occultamento di prove", perché si era ritenuta attendibile l'ipotesi di un lancio accidentale di un missile partito dalla base del Levante, vicino a Hyères (Var). La magistratura aveva chiesto nel 2018 la rimozione del segreto di Stato. La Difesa aveva messo a disposizione della procura una serie di documenti, che i familiari delle vittime avevano valutato "molto insoddisfacenti". La speranza delle famiglie delle vittime "Diversi elementi di una certa gravità, in particolare alcune testimonianze, tendono a dimostrare che le autorità civili e/o militari possono aver cercato di ostacolare la ricerca delle reali cause dello schianto del Caravelle", aveva detto Damien Martinelli, procuratore della Repubblica di Nizza, lo scorso novembre. Adesso la speranza dei parenti delle vittime è che dalla ricerca dei fondali possano emergere elementi utili per dare vigore all'indagine penale.
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