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Estero
Il più grande sequestro di terre nella Cisgiordania occupata degli ultimi 30 anni
04-07-2024, 02:19
AGI - Israele si è appropriata di circa 3 mila acri (quasi 13 kmq) nella Valle del Giordano, dichiarati "proprietà dello Stato", che verranno destinati a riserva naturale o scopi militari. E' quanto rivelato dall'organizzazione israeliana Peace Now, che ha denunciato il più grande sequestro di terre nella Cisgiordania occupata in oltre tre decenni, un duro colpo alle speranze di pace con i palestinesi. "La dimensione dell'area designata è la più grande dagli accordi di Oslo del 1993, e l'anno 2024 segna un picco nell'estensione delle dichiarazioni di terre statali", ha affermato l'associazione. Dall'inizio dell'anno il governo israeliano ha sequestrato un totale di 23,7 kmq in Cisgiordania: quando la terra viene dichiarata "proprietà statale", i palestinesi perdono i diritti di proprietà privata e gli viene impedito di usarla. Negli anni '80, Israele si è appropriata di centinaia di kmq di terra, pratica interrotta nel 1992 e ripresa dal primo governo del premier Benjamin Netanyahu nel 1996. Peace Now ha criticato Netanyahu e Smotrich, accusandoli di dare priorità a "una manciata di coloni" piuttosto che alla risoluzione del conflitto politico o alla fine della guerra. "Oggi è chiaro a tutti che questo conflitto non può essere risolto senza una soluzione politica che istituisca uno Stato palestinese accanto a Israele". Contro la mossa si è fatta sentire dagli Stati Uniti anche la deputata democratica Elissa Slotkin, nota per le sue posizioni moderate e filo-israeliane nel partito dell'asinello, e sostenuta dall'Aipac, la potente lobby ebraica americana. "Questi sequestri di terre sono illegali, rendono ancora più distante la soluzione dei due Stati e infiammano le tensioni in un momento in cui tutti dovrebbero puntare a una de-escalation della situazione in Medio Oriente", ha scritto su X.
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