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Estero
Louvre ancora chiuso. Caccia al ladro, mentre crescono le polemiche sulle misure di sicurezza
Oggi 20-10-25, 13:55
AGI - Il Museo del Louvre rimane chiuso anche oggi, all'indomani dello spettacolare furto di gioielli della corona francese che ha scatenato una controversia politica e riacceso il dibattito sulla sicurezza dei musei francesi. Da oltre 24 ore è in corso la caccia ai criminali in fuga che coinvolge un ampio dispositivo di polizia oltre a una sessantina di investigatori. Il Louvre, che accoglie quasi 9 milioni di visitatori all'anno e ospita 35mila opere su 73mila metri quadrati, non riaprirà le sue porte prima di mercoledì, in quanto domani è il suo giorno di chiusura settimanale. Una chiusura forzata da ieri che sta creando disagi ai numerosi visitatori che hanno prenotato da tempo un biglietto e che si erano messi in fila già dalle 9. "Abbiamo fallito", ha dichiarato il ministro della Giustizia francese Gerald Darmanin a France Inter, poiché dei criminali sono stati "in grado di piazzare un montacarichi" sulla pubblica via, "di far salire le persone in pochi minuti per recuperare gioielli inestimabili e di dare un'immagine deplorevole della Francia". Per Darmanin, oggi i francesi "si sentono derubati". Il ministro dell'Interno Laurent Nunez ha già riconosciuto che i musei francesi sono "molto vulnerabili". Con la sua collega per la Cultura, Rachida Dati, partecipano a una riunione con i dipartimenti governativi sulla sicurezza del più grande museo del mondo. "Tutti erano sbalorditi e molto emozionati", ha dichiarato Dati a CNews, paragonando questo "effetto sbalorditivo" del furto al Louvre a quello causato nel 2019 dall'incendio di Notre-Dame, perché "colpisce la cultura, il nostro patrimonio comune, la nostra coesione e i nostri valori culturali". In base alla ricostruzione dei fatti, la clamorosa operazione è durata solo sette minuti ed è stata eseguita da ladri "esperti" che potrebbero essere "stranieri" e "probabilmente" noti per crimini simili. Ieri alle 9.30, poco dopo l'inizio delle visite, sfruttando un cestello elevatore posizionato per dei lavori in corso e dopo aver tagliato una finestra con una smerigliatrice angolare, i ladri si sono introdotti nella galleria Apollo, commissionata da Luigi XIV per esaltare la sua gloria di Re Sole. La sala ospita "la collezione reale di gemme e diamanti della Corona", che contiene circa 800 pezzi. I criminali con i volti mascherati hanno aperto due vetrine sempre con l'ausilio di una smerigliatrice angolare, rubando nove pezzi, tutti risalenti al XIX secolo. Uno dei ladri visibili nel filmato di videosorveglianza indossava un gilet giallo, recuperato poi da un "cittadino", ha riferito il procuratore di Parigi Laure Beccuau, che ha aperto un'inchiesta per furto organizzato e associazione a delinquere. Secondo il ministero della Cultura, grazie all'intervento degli agenti del museo, "i criminali sono stati messi in fuga, abbandonando la loro attrezzatura". Per Beccuau, gli autori potrebbero aver agito "a beneficio di uno sponsor" o potrebbero aver voluto ottenere "pietre preziose per effettuare operazioni di riciclaggio di denaro". Il ministero della Cultura assicura che gli allarmi, posizionati sulla finestra esterna della galleria e sulle due vetrine di massima sicurezza, sono stati attivati. Tuttavia rimane da capire se le guardie abbiano sentito questi allarmi e se siano effettivamente "suonati" nella stanza in cui è avvenuto il furto, ha sottolineato il procuratore di Parigi. Tra i tesori rubati, la corona dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III è stata abbandonata dai criminali durante la fuga e le sue condizioni sono attualmente in fase di accertamento. Le autorità hanno confermato che otto pezzi di "inestimabile valore storico" mancano all'appello. Tra questi, la tiara di Eugenia, che conteneva quasi 2mila diamanti, e la collana della parure di zaffiri di Maria Amelia, l'ultima regina di Francia - moglie di Luigi Filippo I, re dei francesi dal 1830 al 1848 - e di Ortensia di Beauharnais, madre di Napoleone III. Secondo il sito web del Louvre, la collana era composta da otto zaffiri e 631 diamanti. Polemiche e vulnerabilità: il dibattito sulla sicurezza Questo furto del secolo, il primo registrato al Louvre dopo quello del 1998 di un dipinto del pittore francese Camille Corot, mai ritrovato, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei musei. "Fino a che punto arriverà la disintegrazione dello Stato?", si è infuriato il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, denunciando un'"umiliazione insopportabile" per la Francia. "Penso che questo sia il sintomo di un Paese che non sa più come proteggere il proprio patrimonio", ha dichiarato Francois-Xavier Bellamy, vicepresidente del partito conservatore Les Republicains. "Quando è stato progettato, il Louvre non era pronto per accogliere 10 milioni di visitatori, non era pronto per nuove forme di criminalità: intrusioni, vandalismo", ha affermato Dati a CNews, in risposta alle diffuse polemiche politiche e dell'opinione pubblica. In suo rapporto speciale atteso per dicembre, di cui i media diffondono oggi alcune anticipazioni, la Corte dei Conti deplora il "notevole ritardo nella messa a norma degli impianti tecnici e di sicurezza" in alcune aree del Louvre. Nei mesi scorsi, da più parti erano state denunciate condizioni di degrado che richiedevano interventi di restauro e di messa in sicurezza urgenti, lanciati con enfasi dal presidente Emmanuel Macron. Il destino dei gioielli: smantellamento e mercato nero Per Juliane Delsol, esperta di gioielleria e membro della Federazione Nazionale degli Esperti d'Arte, citata da Le Figaro, questi pezzi "inestimabili" faranno fatica a trovare acquirenti sul mercato legale. "Troppo noti, troppo documentati, troppo facilmente rintracciabili. Il loro valore supera di gran lunga il prezzo del metallo: portano con sé una storia. Ed è proprio questo che li condanna. Se dovessero ricomparire, lo farebbero in una forma irriconoscibile", ha spiegato l'esperta, secondo cui un solo scenario è plausibile: lo smantellamento. "Le pietre saranno disincastonate, le montature fuse, i volumi ridotti, le dimensioni alterate. Inevitabilmente, perderanno valore", ha spiegato. Quanto al contesto di mercato, non gioca a favore degli inquirenti: "Con l'oro a oltre 110 euro al grammo", la domanda è in aumento. "A causa del Covid e degli attuali conflitti, il prezzo dell'oro è salito alle stelle. Se non le troviamo rapidamente, queste opere lasceranno rapidamente l'Europa", ha avvertito. Il presidente Macron ha promesso che "recupereremo le opere e i colpevoli saranno assicurati alla giustizia".
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