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Estero
Quei drammatici 5 secondi del blackout. L'Ue: "Il peggiore degli ultimi 20 anni"
Oggi 29-04-25, 16:21
AGI - Non è stato un cyberattacco a provocare ieri il blackout che ha lasciato al buio la Penisola Iberica. Lo ha assicurato il gestore della rete, Red Electrica. A 24 ore dall'evento che ha paralizzato Spagna e Portogallo, la situazione è tornata quasi alla normalità. Le forniture sono state ripristinate, per i collegamenti aerei e ferroviari ci vorrà qualche giorno per tornare regolari. La prudenza è d'obbligo ma il peggio sembrerebbe essere passato. Scomparso per 5 secondi dalla rete il 60% dell'energia Un picco negativo tanto brusco quanto impressionante: alle 12:33 di ieri, quando la Penisola Iberica è finita al buio, si è registrato per 5 secondi un calo di tensione di 15 gigawatt, il 60% dell'energia che normalmente passa nella rete elettrica. Lo hanno riferito fonti governative alla tv spagnola Rtve. L'operatore spagnolo Red Electrica aveva parlato già ieri di "una forte oscillazione" nel flusso di elettricità che aveva portato alla disconnessione dal sistema francese - e di conseguenza di tutta l'Unione europea - e al "collasso totale". Al momento, l'energia è tornata in Spagna al 92%. La situazione in Spagna L'operatore spagnolo Red Electrica (Ree)ha fatto sapere che l'erogazione di corrente è stata ripristinata al 99,95% per cento alle 06:00 del mattino. Secondo i dati di Red Electrica e del ministero della Transizione ecologica, il 100% delle sottostazioni della rete di trasmissione dell'energia elettrica è già in servizio. Si continua a lavorare per recuperare al più presto la piena normalità. La circolazione dei treni è ancora parzialmente interrotta. Tutti operativi gli aeroporti e sono stati riprogrammati i voli persi ieri, ha reso noto la societa' Aena che gestisce i 46 scali del Paesi. La società ferroviaria Renfe ha comunicato che rimarranno soppressi i collegamenti ferroviari tra Madrid e Badajoz, Cadice, Galizia e Salamanca, riferiscono i media spagnoli. Sta invece tornando gradualmente alla normalità la circolazione tra la capitale e Barcellona, Valencia, Murcia, Alicante, Paesi Baschi, Algeciras, Malaga, Granada, Asturie, Santander, Siviglia, Huelva e Logrono stanno gradualmente tornando alla normalita'. Viaggiano anche se con ritardo i treni verso Pamplona. La metropolitana di Madrid è tornata in funzione poco dopo le 8:00 di questa mattina. Ad annunciare la ripresa dei servizi era stata la presidente della Comunita' di Madrid, Isabel Diaz Ayuso. E anche se con qualche minuto di ritardo rispetto all'ora prevista, le 8:00 in punto, le porte delle stazioni sono state finalmente aperte. "Circolerà l'80% dei treni di una normale ora di punta mattutina", ha spiegato in un messaggio su X. Ancora ferma la linea 7A. Ripresa al 100 per cento invece la circolazione degli autobus urbani e interurbani, che saranno "gratis per tutto il giorno". La direzione generale del traffico ha chiesto agli spagnoli di evitare ancora oggi il più possibile gli spostamenti in auto. Molti semafori sono saltati quando la corrente è andata via e devono essere ripristinati. Il primo ministro Pedro Sánchez non è stato in grado di dire quando l'intera rete nazionale tornerà operativa, né ha saputo fornire una spiegazione delle cause di questo blackout. "Nessuna ipotesi è esclusa. Mai c'era stato un tale 'collasso' della rete spagnola", ha continuato, dopo aver precisato che "quindici gigawatt di elettricità sono stati improvvisamente persi sulla rete spagnola, il tutto in soli cinque secondi. Quindici gigawatt corrispondono a circa il 60% della domanda di elettricità in Spagna a quell'ora del giorno", ha chiarito il capo del governo. Sánchez ha comunque consigliato ai lavoratori dei servizi "non essenziali" di non andare al lavoro oggi. Chi ha difficoltà ad andare al lavoro o ha ricevuto l'ordine dal proprio datore di rimanere a casa lo faccia senza problemi. Aperta una indagine penale per sabotaggio La Corte penale suprema spagnola ha aperto un'inchiesta su un possibile "sabotaggio" di infrastrutture critiche. Lo riportano i media spagnoli. L'Ue: "Il peggiore blackout degli ultimi 20 anni" "La situazione energetica in Spagna e Portogallo è tornata alla normalità. Questo incidente è il più grave degli ultimi due decenni in Europa. Siamo pronti a sostenere Spagna e Portogallo in ogni modo possibile, anche avviando un'indagine approfondita". Lo scrive su X il commissario all'Energia, Dan Jorgensen. La situazione in Portogallo La rete elettrica del Portogallo è "perfettamente stabilizzata", all'indomani del backout che ha colpito l'intera penisola iberica. Lo ha assicurato l'operatore di rete Ren. "Tutte le sottostazioni della rete di trasporto nazionale sono state ripristinate" e "possiamo dire che la rete e' perfettamente stabilizzata", ha detto un portavoce. Circa 6,2 milioni di abitazioni sono tornate a essere riattivate dalla sera precedente, su un totale di 6,5 milioni. Anche in terra lusitana il graduale ritorno alla normalità è stato salutato da tutti dopo una lunga giornata passata a destreggiarsi tra difficoltà dovute a metro chiuse, autobus stracolmi di gente, treni bloccati, traffico in tilt per lo spegnimento dei semafori e comunicazioni estremamente difficili. Disagi a Madrid e traffico aereo in tilt Bloccati gli ascensori: nella sola Madrid i vigili del fuoco hanno fatto 286 operazioni di salvataggio. Niente luce in abitazioni, uffici pubblici, bar, né Wi-Fi e traffico dati. Impossibile ritirare soldi ai bancomat o pagare con carte di credito. Non si sono fermati gli ospedali, grazie ai generatori, e neppure gli aeroporti di Madrid, Barcellona e Lisbona, anche se il traffico aereo ha accumulato ritardi ed è stato tagliato il 20% dei voli. Alla fine solo 344 dei 6.000 previsti nel Paese ieri sono stati cancellati. I reattori e gli incidenti Il blocco di ieri ha riguardato anche i reattori delle centrali nucleari, ma in questo caso i generatori sono entrati in funzione garantendone la sicurezza. Annullati gli incontri ai Masters 1000 di tennis di Madrid. A tarda sera, tre treni erano ancora bloccati in Spagna con passeggeri a bordo, secondo il ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile, Óscar Puente. I convogli interessati all'evacuazione sono: Alvia 626, che copre la tratta Barcellona-Sants A Coruna ed è fermo a Tafalla (Navarra); AV 83 Valencia-Siviglia, fermo a Villanueva de Córdoba con 277 passeggeri; 2111 AV Sevilla-Madrid Atocha, con 489 passeggeri e fermata alla stazione di cambio di Alcolea (Almería). L'aiuto dall'Ucraina Su X, il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver offerto "aiuto" dall'Ucraina, con la sua "esperienza" nei "problemi energetici e in particolare nelle interruzioni di corrente" dopo questi "anni di guerra e attacchi russi". Le cause dell'interruzione L'interruzione di corrente, di entità "eccezionale" secondo REE, è iniziata alle 10:33 GMT (12:33 in Spagna), causando il caos nei trasporti in tutta la penisola iberica. L'approvvigionamento è stato parzialmente ripristinato grazie alle interconnessioni con Francia e Marocco e le centrali a gas e idroelettriche sono state "riattivate in tutto il Paese", secondo Sánchez. Le centrali nucleari spagnole sono state chiuse, una normale procedura di sicurezza in caso di interruzione di corrente. In Europa, il 4 novembre 2006, un guasto alla rete tedesca ha gettato nell'oscurità 10 milioni di persone, metà delle quali in Francia e il resto in Germania, Belgio, Paesi Bassi, Italia e Spagna, per quasi un'ora. Tre anni prima, il 28 settembre 2003, l'intera Italia, ad eccezione della Sardegna, era rimasta senza elettricità. I timori di attacchi informatici Inevitabilmente, in tempi di guerre cibernetiche, il pensiero è andato a un possibile attacco hacker in grande stile. Ma le agenzie nazionali per la sicurezza cibernetica e quella europea hanno fatto a gara a rassicurare i cittadini senza però fornire certezze. "Al momento non ci sono prove di attacchi informatici", ha assicurato l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza informatica (Enisa). "Al momento", appunto. Una variazione atmosferica rara L'unica cosa che pare sicura è che l'interruzione sia partita dalla Spagna dove si sono verificate oscillazioni anomale nelle linee ad alta tensione. Su questo concordano sia il gestore spagnolo Red Eléctrica (Ree) sia quello portoghese, la Ren. Un raro fenomeno atmosferico ha contribuito alla situazione: si sarebbe trattato di una "variazione atmosferica indotta", che ha provocato picchi tali da causare errori di sincronizzazione tra i sistemi. Il ritorno alla normalità A caduta, ci sono state perturbazioni in tutta la rete europea interconnessa. Poi, dal pomeriggio di ieri, pian piano la luce è iniziata a tornare qua e là. In Catalogna, Aragona, Paesi Baschi, Galizia, Asturie, Navarra, Castiglia e León, Estremadura e Andalusia. A Siviglia è partito l'applauso quando si è capito che la corrente funzionava di nuovo. In serata, la corrente era tornata in aree di tutte le regioni, ma non ovunque ancora. E da qui a tornare alla vita normale il passo è lungo. Nelle località turistiche, ristoranti e bar hanno chiuso i battenti nell'incertezza, mentre i supermercati sono stati presi d'assalto. Ma solo da chi aveva contanti; se il Covid è riuscito a imporre la moneta elettronica, il blackout ha ricordato a tutti quanto la tecnologia sia vulnerabile.
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