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Estero
Raffica di attacchi su Kiev, il raid prima dell'incontro Trump-Zelensky
Oggi 27-12-25, 17:51
AGI - "I raid di oggi su Kiev significano che Mosca non vuole la pace". In volo per la Florida, dove domani incontrerà, a Mar-a-Lago, il presidente americano Donald Trump, Volodymyr Zelensky denuncia ancora una volta l'atteggiamento di Putin "che non prende sul serio la possibilità di un accordo". Un attacco, quello di oggi, durato quasi 10 ore, con potenti esplosioni che hanno rimbombato nei cieli della capitale ucraina, mentre la Russia lanciava ondate di missili e droni. Domani Zelensky incontrerà Trump per discutere il suo piano per porre fine alla guerra. "I rappresentanti russi si impegnano in lunghi colloqui, ma in realtà sono i Kinzhal e gli 'shahed' a parlare per loro", ha scritto sui social media, usando i nomi di missili balistici e droni d'attacco. "Questo è il vero atteggiamento di Putin e della sua cerchia ristretta. Non vogliono porre fine alla guerra e cercano di sfruttare ogni opportunità per causare all'Ucraina sofferenze ancora maggiori". L'escalation degli attacchi su Kiev L'attacco è iniziato intorno all'1:30 del mattino, ora locale, preceduto dal suono delle sirene antiaeree, mentre le autorità locali intimavano ai residenti di Kiev di mettersi al riparo. "Esplosioni nella capitale", ha scritto il sindaco della città, Vitali Klitschko, su Telegram. "Le forze di difesa aerea sono operative. Restate nei rifugi!". Poco dopo, un'inquietante luce blu e bianca ha tremolato nel cielo sopra una parte della città, suggerendo che un impianto energetico potesse essere stato colpito. Esplosioni e il fragore delle difese aeree hanno risuonato per tutta la notte e fino a tarda mattinata. E mentre l'attacco era in corso Zelensky ha dato voce alla sua paura: 40 missili e quasi 500 droni, due persone uccise, troppo per Kiev che ha ora sempre più urgente bisogno di garanzie di sicurezza per firmare una qualsiasi pace. "La cosa più importante sono le garanzie di sicurezza. Oltre alle questioni territoriali e all'impianto nucleare di Zaporizhzhia, ci sono garanzie che sono molto importanti per noi. Oggi la Russia ha mostrato la sua reazione ai colloqui di pace tra Ucraina e Stati Uniti per porre fine alla guerra", ha dichiarato sul suo account Twitter. Elezioni, referendum e richieste di aiuti militari Zelensky ha anche affrontato l'idea di indire elezioni e un referendum su potenziali questioni territoriali, avvertendo che ciò non sarebbe possibile nelle attuali condizioni a causa dell'insufficiente protezione contro gli attacchi aerei. "Oggi, la nostra considerazione più importante, se adottiamo determinate misure, è che le garanzie di sicurezza siano solide e che siamo protetti. E se gli Stati Uniti sollevassero la questione di un referendum o di elezioni, questo non sarebbe certamente possibile nelle condizioni attuali", ha osservato. Poi le richieste di aiuti militari: "Non disponiamo di sufficienti sistemi di difesa aerea aggiuntivi. Abbiamo bisogno di una fornitura sistematica di sistemi e missili. Servono più missili, poiché la Russia attacca più frequentemente, con più droni e missili", ha aggiunto. Il piano di pace in 20 punti e l'incontro con Trump Domani Trump lo incontrerà in Florida per discutere l'ultima versione di una bozza di piano di pace in 20 punti elaborata con gli Stati Uniti. La proposta copre un'ampia gamma di questioni, tra cui anche le tanto richieste garanzie di sicurezza che l'Ucraina desidera per prevenire future aggressioni russe. Un piano che lo stesso Zelensky ha affermato che è "pronto al 90%". Anche se il tycoon non ci giurerebbe: "Non ha nulla in mano finché non lo approvo" ha affermato. Intenzione di Zelensky è quella di parlare, prima dell'incontro con Trump, con i leader europei. E lo farà dal Canada insieme al leader Mark Carney con il quale chiamerà gli altri leader di Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Unione Europea, come ha anticipato il premier polacco Donald Tusk: "Contrariamente alle aspettative del presidente Trump e nonostante la disponibilità di Zelensky a fare concessioni, la Russia ha nuovamente attaccato brutalmente i civili a Kiev", ha poi denunciato il premier di Varsavia. Ostacoli interni ed esterni alla pace Intanto, a casa, Zelensky continua a ricevere colpi dall'inchiesta anti-corruzione. Oggi l'Ufficio nazionale Nabu ha accusato diversi parlamentari di aver accettato tangenti in cambio del loro voto alla Verkhovna Rada e ha tentato di fare irruzione negli uffici governativi di Kiev. Una nuova deflagrazione che non giova al leader di Kiev. Intanto mentre il Cremlino ignora la bozza del piano di pace, i media russi danno già per fallito il vertice di domani a Mar-a-Lago. L'obiettivo di arrivare a un documento condiviso per negoziare con Mosca appare, secondo la stampa russa, irrealistico. "Il fatto che Zelensky incontrerà Trump senza i suoi referenti europei, che hanno ripetutamente cercato di convincere il presidente degli Stati Uniti a non scendere a compromessi con il Cremlino e a schierarsi con Kiev, dà motivo di credere che i colloqui nella tenuta di Mar-a-Lago saranno forse l'ultimo tentativo di riportare con i piedi per terra il leader del regime di Kiev e costringerlo ad accettare la realtà che si rifiuta di affrontare", scrive il quotidiano Komsomolskaya Pravda in un articolo titolato "Zelensky si fa vane illusioni sul suo piano di pace".
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