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Cronaca
Robotica e stimolazione spinale, pazienti paralizzati tornano a muoversi
Oggi 13-03-25, 02:47
AGI - Grazie alla robotica e alla stimolazione spinale è stato ripristinato il movimento degli arti di cinque pazienti che avevano avuto una paralisi. A riuscirci gli scienziati di NeuroRestore, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista 'Science Robotics' per descrivere i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Gregoire Courtine e Jocelyne Bloch, ha sviluppato un sistema che integra perfettamente una neuroprotesi del midollo spinale impiantata con la robotica riabilitativa. Problemi di mobilità e robotica riabilitativa Le lesioni del midollo spinale, spiegano gli esperti, possono inficiare notevolmente la qualità della vita, provocando gravi problemi di mobilità. La robotica riabilitativa, che si basa sull'utilizzo di dispositivi che guidano il movimento durante la terapia, ha migliorato notevolmente le possibilità di intervento, ma la sua efficacia resta limitata. Senza un coinvolgimento muscolare attivo, in effetti, il movimento assistito dalla robotica non è sufficiente a rieducare il sistema nervoso. Nuovo approccio per ripristinare il movimento In questo lavoro, il gruppo di ricerca ha sviluppato un nuovo approccio che potrebbe ripristinare il movimento. Il dispositivo fornisce impulsi elettrici ben sincronizzati per stimolare i muscoli in armonia con i movimenti robotici, con conseguente attività muscolare naturale e coordinata durante la terapia. La neuroprotesi migliora la mobilità immediata e favorisce al contempo il recupero a lungo termine. Implementazione della terapia "L'integrazione perfetta della stimolazione del midollo spinale con la riabilitazione o la robotica - afferma Courtine - accelererà l'implementazione di questa terapia nello standard di cura e nella comunità delle persone con lesioni del midollo spinale". Il sistema utilizza sensori wireless per rilevare il movimento degli arti e regolare automaticamente la stimolazione in tempo reale. Sperimentazione e risultati In una sperimentazione 'proof-of-concept', il team ha coinvolto cinque individui con lesioni al midollo spinale. Grazie all'approccio innovativo, i partecipanti hanno riacquistato la capacità di impegnare i muscoli durante la terapia assistita da robot, e alcuni hanno anche mostrato miglioramenti nei movimenti volontari anche dopo aver spento la stimolazione. I ricercatori hanno anche lavorato a stretto contatto con i centri di riabilitazione per testare quanto bene il sistema di stimolazione si integrasse con i dispositivi robotici ampiamente utilizzati. Prospettive future "Vedere in prima persona - conclude Miroslav Caban, di NeuroRestore - quanto bene questo approccio si integri con i protocolli di riabilitazione, rafforza il suo potenziale di trasformare l'assistenza per le persone con lesioni al midollo spinale fornendo un quadro tecnologico facile da adottare e distribuire in più ambienti di riabilitazione".
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