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Economia e Finanza
Tod's respinge le accuse di caporalato. Della Valle: "Stupidaggini"
Oggi 11-10-25, 18:55
AGI - "Dire che c'è del caporalato in mondi come i nostri è una grossa stupidaggine. Venite a vedere le nostre aziende, organizziamo delle visite. Le nostre aziende non sfruttano nessuno, il caporalato riguarda altri mondi non noi, è offensivo". Lo ha detto Diego Della Vallepresidente Tod's, ospite del 40esimo convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria, replicando alle accuse di caporalato dopo che la Procura di Milano ha chiesto di disporre l'amministrazione giudiziaria nei confronti del colosso del lusso di calzature, pelletteria e abbigliamento. "Io conosco tanti magistrati, gente in gamba, pronta, preparata - ha spiegato il manager - e anche loro devono fare in modo che non scappino via ogni tanto sulle fasce laterali dei ragazzi che pensano di essere padroni del mondo. Solo perché nessuno poi reagisce mai, la frase classica è lasciamo perdere perché non si sa mai, ma noi non dobbiamo lasciare perdere, anche per rispetto alla magistratura seria. Io ho grande fiducia nella magistratura, e se qualcuno a volte esagera lo fa in buona fede". L'inchiesta Nella richiesta della Procura di commissariare Tod's si parla di "condizioni di lavoro ottocentesche" degli operai cinesi. Il ricorso è rivolto alla Cassazione che dovrà valutarlo dopo l'iniziale rigetto arrivato dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano che si era dichiarato incompetente a favore del Tribunale di Ancona. Dalle verifiche della polizia giudiziaria svolte su indicazione del pm Paolo Storari sarebbero emerse numerose illegalità nei laboratori con lavoratori cinesi dove vengono prodotti gli articoli della Tod's, che non è indagata. " I lavoratori cinesi sarebbero stati sottoposti dai loro datori connazionali a "condizioni alloggiative degradanti" in un contesto di "caporalato". Urso, tuteliamo il Made in Italy Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto un colloquio con Diego Della Valle, fondatore e presidente del Gruppo Tod's, per ribadire l'impegno del Governo nella tutela della reputazione della moda italiana, considerata uno dei pilastri del Made in Italy nel mondo. Urso, si legge in una nota, ha illustrato a Della Valle il provvedimento legislativo che, d'intesa con le associazioni del settore, si ripromette di garantire la piena legalità della filiera produttiva, prevedendo che i brand della moda che producono nel nostro Paese possano certificare in via preventiva, con un ente terzo, le aziende della loro filiera sul piano della piena legalità, sociale e ambientale. Questo consentirebbe anche di contrastare in modo più efficace il fenomeno criminale del caporalato e di valorizzare coloro che producono nel pieno rispetto delle norme sul lavoro e sull'ambiente, rafforzando cosi' le PMI e gli artigiani, maestri del saper fare. La misura della Procura di Milano nei confronti di Tod's era stata già attuata negli scorsi mesi nei confronti di altri famosi brand italiani. "Dobbiamo necessariamente dare una risposta, elevando da subito la sostenibilità della filiera e garantendo ai consumatori mondiali che il Made in Italy è anche bellezza nella legalita'" ha spiegato Urso. Cgil, limitare il sub-appalto nelle aziende "Il lavoro della magistratura va sempre rispettato e gli accertamenti dell'Ispettorato del Lavoro presi con la massima serietà. Se nella filiera Tod's vi sono lavoratori a nero e caporalato nei subappalti, vuol dire che i modelli organizzativi e gestionali del committente non sono cosi' precisi e puntuali come si riteneva, occorre quindi cambiarli e soprattutto rafforzarli. Oppure, come è possibile, ridurre il ricorso agli stessi subappalti e subforniture investendo di più su un modello di impresa con più lavoro diretto, qualità, buoni salari, sicurezza". Lo sottolinea una nota congiunta Cgil e Filctem nazionale e Cgil Marche, rispetto alle recenti vicende di lavoro nero e caporalato che hanno coinvolto il gruppo Tod's. "Quello che non si può fare - continua il documento - è proprio il contrario: invocare un cambio delle norme conquistate dal mondo del lavoro che, in questi anni, hanno consentito di contrastare modelli di sfruttamento purtroppo fortemente presenti nel nostro modello produttivo". Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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