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Estero
Trovato in mare l'iPhone della donna che svelò le torture dei soldati israeliani
Oggi 07-11-25, 12:26
AGI - Cinque giorni dopo il suo arresto, un giudice israeliano ha ordinato la scarcerazione e il trasferimento agli arresti domiciliari per dieci giorni di Yifat Tomer-Yerushalmi, ex Avvocato generale militare dell'esercito israeliano, coinvolta nello scandalo legato alla diffusione di un video che mostra soldati israeliani mentre abusato di un detenuto palestinese nella base di Sde Teiman. La decisione include il divieto di contattare altre persone implicate nel caso per un periodo di 55 giorni. Lo riporta il Times of Israel. Tomer-Yerushalmi, che ha rassegnato le dimissioni la settimana scorsa, è sospettata di frode, abuso d'ufficio, abuso di fiducia, ostruzione alla giustizia e divulgazione non autorizzata di materiale riservato. Secondo gli inquirenti, l'ex alto ufficiale avrebbe ammesso di aver diffuso ai media il filmato che documentava le violenze commesse dai militari e avrebbe successivamente tentato di ostacolare le indagini interne e giudiziarie. Intanto questa mattina una donna ha trovato un telefono cellulare sulla spiaggia di Hatzuk, vicino Tel Aviv, che, secondo quanto riportato da Channel 12, apparterrebbe proprio a Tomer-Yerushalmi. "Stavo nuotando e ho notato qualcosa nell'acqua bassa: era un iPhone. L'ho aperto e ho riconosciuto la foto del procuratore generale militare", ha raccontato la testimone all'emittente, precisando di aver immediatamente consegnato l'apparecchio alla polizia. Le autorità hanno confermato il ritrovamento e il sequestro del dispositivo per accertamenti. Il ritrovamento del telefono avviene a cinque giorni dalla scomparsa temporanea di Tomer-Yerushalmi, avvenuta domenica scorsa sulla costa di Tel Aviv. In quell'occasione la polizia aveva temuto un gesto estremo, ma l'allarme è rientrato quando la donna è stata ritrovata illesa a Herzliya. Il cellulare era però perduto, e le ricerche, proseguite anche con squadre di sommozzatori, avevano alimentato l'ipotesi che l'ex ufficiale avesse tentato di inscenare un suicidio per distruggere prove digitali. Ripercussioni sullo scandalo e il Corpo dell'Avvocatura Militare A seguito dello scandalo, il Corpo dell'Avvocatura Generale Militare è stato posto temporaneamente sotto il comando del Maggior Generale Given Bar Kalifa, responsabile della Direzione del Personale dell'Idf. La decisione è stata presa dal Capo di Stato Maggiore, Tenente Generale Eyal Zamir, poiché gran parte dei vertici del Corpo MAG risulta attualmente sotto inchiesta. Il vice di Tomer-Yerushalmi, il Generale di Brigata Gal Asael, è stato interrogato e messo anche lui agli arresti domiciliari, mentre altri alti ufficiali sono stati sospesi e indagati. Bar Kalifa avrà un ruolo puramente tecnico in attesa della nomina di Itai Ofir, ex consulente legale del Ministero della Difesa, come nuovo Avvocato Generale Militare. L'esercito ha dichiarato che il Capo di Stato Maggiore "ritiene di fondamentale importanza stabilizzare il Corpo dell'Avvocatura Generale Militare e garantirne la continuità operativa e professionale", in un momento di forte turbolenza per le forze armate israeliane.
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