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Estero
Zelensky: "Quello russo non è un memorandum per la pace ma un 'ultimatum"
04-06-2025, 17:20
AGI - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito il memorandum russo sulle condizioni per porre fine alla guerra un "ultimatum" che Kiev non prenderà sul serio. "Questo è un ultimatum, la parte ucraina non lo prenderà sul serio e nessuno lo prenderà sul serio", ha detto Zelensky durante un briefing con i giornalisti a Kiev. Il presidente ucraino ha puntato il dito in modo particolare sul primo punto del documento in cui Mosca chiede alla Russia il "riconoscimento giuridico internazionale" delle regioni di Crimea, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, nonché il ritiro delle Forze Armate ucraine da questi territori. "Questo è decisamente contrario alla Carta delle Nazioni Unite, al buon senso e alla Costituzione ucraina. Tra l'altro, lo sanno. Questa è la massima ricompensa per Putin per questa guerra", ha spiegato Zelensky. Il presidente ucraino ha poi sottolineato che l'Ucraina non ha ancora ricevuto la risposta della Russia al suo memorandum con le proposte per un cessate il fuoco. Zelensky ha osservato che Kiev ha inviato il suo documento a Mosca in due lingue: ucraino e inglese, mentre il Cremlino ha inviato il suo memorandum solo in russo. Putin, Kiev vuole il cessate il fuoco per riamarsi Il presidente russo Vladimir Putin sembra aver escluso un cessate il fuoco completo in Ucraina, affermando che Kiev sfrutterebbe qualsiasi pausa nei combattimenti per riarmarsi. L'Ucraina ha spinto per una tregua incondizionata e immediata di 30 giorni, presentando la sua ultima proposta a Mosca durante i colloqui di pace a Istanbul lunedì. "Perché ricompensarli concedendo loro una pausa dai combattimenti, che saranno utilizzati per rifornire il regime di armi occidentali, per continuare la loro mobilitazione forzata e per preparare diversi atti terroristici?", ha detto Putin in una riunione di governo trasmessa in televisione. Durante i colloqui di lunedì, la Russia ha delineato richieste massimaliste per un possibile cessate il fuoco, tra cui il ritiro completo dell'Ucraina da quattro regioni a est e a sud che Mosca afferma di aver annesso. Putin ha anche accusato l'Ucraina di essere dietro gli attacchi "terroristici" ai ponti nelle sue regioni di confine durante il fine settimana, incluso uno che ha causato il deragliamento di un treno, uccidendo sette persone. Quell'attacco, di cui l'Ucraina non ha rivendicato la responsabilità, era "mirato a ostacolare il processo negoziale", ha affermato Putin. La Russia ha invece proposto lunedì un breve cessate il fuoco di due o tre giorni, volto a consentire a entrambi gli eserciti di raccogliere i corpi dei soldati morti sul campo di battaglia. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha detto a Putin che Kiev ha però respinto l'idea. "Credo che questo sia semplicemente un grave errore da parte del regime di Kiev", ha affermato. Il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ha confermato che Mosca è pronta a procedere con uno scambio di prigionieri su larga scala, concordato a Istanbul per il 7-9 giugno, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che la prima fase si sarebbe svolta questo fine settimana.
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