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Estero
Von der Leyen rinvia la presentazione della nuova Commissione europea
10-09-2024, 12:37
La presentazione della formazione della nuova Commissione europea è stata rinviata. La presidente Ursula von der Leyen ha annunciato che non si terrà più domani, 11 settembre, ma la settimana prossima, il 17. Ufficialmente il rinvio si deve al fatto che la Slovenia non ha ancora ufficializzato la propria nomina, che deve prima passare dal Parlamento nazionale. Dovrebbe essere indicata Marta Kos – dopo che il commissario scelto inzialmente, Tomaz Vesel, si è ritirato venerdì dal ruolo di candidato per divergenze con la presidente. Ma dietro alla scelta di von der Leyen ci sarebbero anche altre ragioni, ovvero divergenze su competenze e portafogli da assegnare che ancora devono essere limati. Una partita in cui rientra anche Raffaele Fitto, la cui nomina a vicepresidente resta comunque abbastanza salda. Tra i nodi da sciogliere, racconta Politico, anche quello relativo a Teresa Ribera, socialista spagnola: potrebbe ottenere un ruolo pesante, da commissario all'Industria. Una prospettiva che i Popolari vogliono scongiurare a causa della sensibilità troppo green di Riberira, vicepresidente spagnolo e ministro per la Transizione ecologica. L’Europa non può però permettersi altri ritardi perché per poter essere operativa dal primo novembre, la Commissione dovrà farsi votare dal Parlamento durante la sessione plenaria del 21-24 ottobre a Strasburgo. Se così non dovesse essere, come pensano molti eurodeputati, si dovrà aspettare il mese successivo, ma a quel punto peseranno anche i risultati delle elezioni americane del 5 novembre. Von der Leyen inoltre non ha ancora completato la lista definitiva a causa anche alcune divergenze nate con i rappresentanti dei singoli paesi. Sta facendo pressione affinché venga rispettata la parità di genere nominando due candidati, un uomo e una donna. Al momento, però, gli uomini costituiscono la maggioranza dei nomi indicati e l’unico stato a seguire le indicazioni della presidente è stato la Bulgaria. Se la situazione restasse così, ci sarebbero sedici uomini e nove donne. Oltre a questo, c'è chi chiede un maggiore equilibrio tra i futuri commissari e la maggioranza parlamentare uscita dalle elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi: il Partito popolare avrà tredici commissari, i socialisti cinque e i liberali quattro. Mentre i Verdi, che pure avevano sostenuto von der Leyen, non avranno nessun commissario. Faranno invece parte della Commissione esponenti dei partiti che non hanno sostenuto il bis di Ursula: i Conservatori di Giorgia Meloni e i Patrioti di Matteo Salvini e Marie Le Pen avranno due rappresentanti, rispettivamente Raffaele Fitto di Fratelli d’Italia e l’ungherese Oliver Varhelyi.
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