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Alta tensione a Milano. La trattativa Anpi-centri sociali e gli attacchi a Segre e Brigata ebraica
Oggi 25-04-25, 14:24
Bandiere della pace, tanti striscioni contro il riarmo, ma anche una locandina con l'immagine di Liliana Segre con la scritta 'agente sionista' e una ragazza con il cartello ''Ieri partigiani, oggi antisionisti, mai sobri'' come risposta indiretta al governo in strada a Milano, città medaglia d'oro della Resistenza, nel corteo per celebrare il 25 Aprile. La tensione per chi terrà la testa del corteo è palpabile: i giovani palestinesi - che aprono la lunga fila - reclamano il diritto a partecipare e a escludere la Brigata ebraica al centro da tempo di contestazioni e vittima, lo scorso anno, di una pesante aggressione. Il dispositivo per la sicurezza è stato rafforzato alla luce anche degli scontri avvenuti nella manifestazione del 12 aprile scorso e vista la presenza rumorosa della rete 'No Ddl sicurezza'. Secondo quanto trapela, ci sarebbe stato una sorta di accordo tra ProPal e centri sociali da una parte e Anpi dall'altra. I primi lasciano la testa del corteo all'associazione. Il tutto mentre la Brigata ebraica è costretta a sfilare con un doppio cordone di sicurezza formato dalla polizia locale e i City angels. Tra l'altro dagli attivisti Pro Pal. Poi è partito l'attacco al Partito democratico di Elly Schlein, che parteciperà al corteo. È partito il coro: "Pd siete fascisti travestiti”. Un furgone del Pd è stato invece bloccato dagli attivisti del centro sociale del Cantiere. Hanno contestato lo spezzone dem bloccando la strada e impedendo al furgone di posizionarsi all'interno del corteo del 25 Aprile a Milano. "Il Partito Democratico è la vergogna del 25 aprile, il 25 aprile non è di chi fa le zone rosse, di chi ci porta alla guerra", hanno urlato i ragazzi. Solo con l'intervento del servizio d'ordine del sindacato lo spezzone del Pd è riuscito a proseguire.
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