s
Altro record per la premier: terzo governo più longevo. Supera anche Craxi, più di lei solo Berlusconi
20-10-2025, 07:40
Quello conseguito ieri dal governo guidato da Giorgia Meloni è un record a suo modo storico. Storico innanzitutto perché restare in carica per 1094 giorni in una Nazione come l'Italia, capace di esprimere 68 governi in 79 anni, si avvicina a quella che si potrebbe definire un'impresa politica. Una Nazione in cui instabilità, compromessi insostenibili, rimpasti e rimpastini sono da sempre una cifra precipua dell'arte italiana del governare o, meglio, del non governare. E poi perché nel prendersi la terza posizione tra i governi più longevo della storia della Repubblica, l'esecutivo Meloni ha mostrato una solidità tale che, se si potesse misurare in qualche modo come si misura il tempo, sicuramente anche in questo campo segnerebbe un record. Restando però a ciò che è misurabile, ovvero i giorni, l'attuale governo - in carica dal 22 ottobre del 2022 ha appena superato quello guidato da Bettino Craxi, in carica dal 4 agosto 1983 al 1 agosto 1986, l'unico della Prima Repubblica ancora nella top cinque. A completare i primi dieci posti dello speciale ranking, infatti, una mistura tra Prima e Seconda Repubblica, con il primo esecutivo Prodi (886 giorni), il Moro III (852), Prodi II (722), il De Gasperi VII (721) e ultimo, a occupare la decima piazza, il Segni I con 684 giorni Davanti a Meloni ora ci sono soltanto l'ultimo e il secondo dei governi presieduti da Silvio Berlusconi, che però sono tutt'altro che irraggiungibili. La prima posizione nella classifica della longevità potrebbe essere infatti agguantata tra meno di un anno; e precisamente il 4 settembre del 2026, quando l'attuale esecutivo potrebbe toccare quota 1412 giorni, scalzando così il Berlusconi II, a Palazzo Chigi dall'11 giugno del 2001 al 23 aprile 2005. Più di mille giorni al governo, per Meloni, segnati da un contesto internazionale e geopolitico tra i più complessi e delicati degli ultimi decenni, la qual cosa rende oggettivamente ancor più rilevante la «resilienza» - per usare un termine fin troppo abusato e sparato ma sproposito, ma che in questo caso è calzante - del governo Meloni. È evidente persino agli oppositori più spietati che solo una compagine solida, unita e ben costruita avrebbe potuto affrontare le acque agitate della politica globale senza disintegrasi o implodere su se stessa. Dall'inasprimento delle tensioni internazionali, con il dossier Ucraina ancora aperto e la tregua in Medio Oriente dopo due anni di guerra tra Israele e Hamas, senza dimenticare la partita dei dazi, ma anche da riforme che hanno completato il loro percorso parlamentare, il percorso è stato (ed è ancora) periglioso assai, ma l'esecutivo, fin'ora, se l'è cavata più che bene. E non solo sulla politica estera; anche in quella interna ha avuto il suo bel da fare. Un esempio su tutti, la separazione delle carriere nella magistratura, approvata il 18 settembre in terza lettura alla Camera e ora attesa dalla probabile prova del referendum confermativo, forse nella prossima primavera. E ancora in pieno svolgimento è il cantiere sul premierato e sull'Autonomia differenziata. Insomma, dopo anni caratterizzati dalla famigerata «instabilità», divenuta una pericolosa consuetudine della politica italiana - tanto da essere considerata se non normale quantomeno fisiologica - l'attuale governo ha ribaltato non solo la percezione, ma pure il lessico politologico. Oggi i termini più utilizzati per descrivere l'esecutivo sono parole come «longevità», «solidità», «continuità» e, appunto, «stabilità». Tutte qualità che non certo per caso sono state riconosciute - e in certi casi persino celebrate - da tanta stampa estera, che ha dedicato alla premier svariate copertine, nelle quali si parlava esattamente di questo, ovvero di come l'esecutivo di centrodestra avesse rappresentato una cesura significativa rispetto al recente passato della nostra politica. E non solo per la sua longevità.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Il Tempo
22:30
Nuova scossa di terremoto in Irpinia, magnitudo 4.0
Il Tempo
21:49
