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Annullati i sequestri a Venditti: "Nessuna svendita della toga"
Ieri 17-11-25, 21:37
Nessuna "evidenza investigativa" della corruzione o "sistematica svendita" della toga da parte dei magistrati e Mario Venditti che non può essere sottoposto a "zone franche" del diritto. Arriva a un bivio l'inchiesta della Procura di Brescia sull'ex procuratore aggiunto: il 'sistema Pavia', da una parte, e l'insabbiamento della presunta verità alternativa sul delitto di Garlasco per "favorire" Andrea Sempio nel 2017 dall'altra. Il doppio stop che il Tribunale del riesame di Brescia impone annullando per la terza volta in un mese il decreto di sequestro di pc e telefoni del 26 settembre e 24 ottobre a carico dell'ex procuratore aggiunto con l'accusa di aver ricevuto i "20-30mila euro" dell'ormai celebre 'pizzino' scritto a mano dal padre, Giuseppe Sempio, e il deposito delle motivazioni dei sequestri del 9 ottobre annullati nell'inchiesta 'Clean' al 72enne e al pm di Milano Pietro Paolo Mazza, obbligano il Procuratore di Brescia, Francesco Prete, e la pm Claudia Moregola a decidere cosa fare: ricorrere per Cassazione (ci vorrebbero mesi per una pronuncia, peraltro in bilico) e nel frattempo restituire immediatamente 3 telefoni, 2 pc, 2 Ipad, 2 hard disk e 2 chiavette usb a Venditti, come in serata mette per iscritto l'avvocato Domenico Aiello paventando l'ipotesi di reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice se la richiesta non fosse esaudita, oppure disporre un nuovo sequestro per sfidare per la quarta volta i giudici della libertà su un terreno risultato scivoloso per gli inquirenti. Su Garlasco il collegio Pagliuca-Cavalleri-Azzi ha bacchettato la Procura perché ogni "motivazione" alla base di perquisizioni e sequestri deve prevedere "parole chiave" come "criteri di selezione" dentro il materiale informatico per evitare le cosiddette ricerche 'a strascico'. Elemento del tutto assente dai provvedimenti nonostante fossero stati "chiaramente delineati gli elementi" di cui si andava a caccia. Ad esempio la presunta fuga di notizie della 'consulenza Linarello' del 2016-17 a favore dei Sempio. Cercare inoltre "dati di interesse" investigativo che vanno "dal 2014 al 2025" per dimostrare una corruzione che forse sarebbe stata commessa nel "febbraio 2017" è un fatto che desta "perplessità", scrivono. Servono "confini temporali" per evitare ciò che Aiello aveva definito come "11 anni di vita" privata passati al setaccio. A beneficiare della decisione, oltre all'ex pm, sono anche gli ex carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, perquisiti, interrogati, ma non indagati, di cui il Tribunale ordina al Gico della guardia di finanza la "restituzione" di "tutti i beni", inclusi i "dati eventualmente già estrapolati" dai dispositivi. Più dure, se possibile, le motivazioni del 'sistema Pavia', che hanno accolto anche il ricorso dell'avvocato Massimo Dinoia. Il sequestro del 9 ottobre era già stato annulla per Venditti e Mazza. Ora in 13 pagine di provvedimento si legge che non solo non vi era alcuna "allarmante gravità" o "svendita" della funzione di magistrati a favore dei fornitori della Procura di Pavia (Esitel per le iontercettazioni e Cr Service per le auto-civetta, entrambe le società dei fratelli d'Arena) ma che addirittura Venditti avrebbe reagito "negativamente" a "l'unica" evidenza di richieste di atti contrari ai doveri d'ufficio per la richiesta di un "permesso ZTL" intermedio da due carabinieri. "Non corrisponde" al vero che il servizio di intercettazioni affidava a Esitel, fosse "pressoché esclusivo" ma rappresentava meno "della metà" (46%) e ancora nel novembre 2022 il nuovo Procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha "riconfermato", pur scegliendo 3 diversi fornitori, tutti i "requisiti di idoneità tecnico-professionale e di capacità economica e gestionale richiesti dalle norme e resi imprescindibili dalla delicatezza della materia" all'azienda. Cadono le accuse di aver ricevuto vendita di auto a "prezzo inferiore a quello di mercato" e "manutenzione gratuita" perché gli acquisti delle 2 Audi, una Mercedes e una Volkswagen riscattate da Mazza e Venditti in realtà sono avvenuti con "pagamento completamente tracciabile" e i conti tornano (fra leasing erate anticipate) come in almeno un caso è "indicato nella stessa informativa" della gdf nel luglio 2025. I giudici segnalano al massimo come "l'affidamento senza gara" e la "compravendita di automobili" a "valore di mercato" tra i magistrati e le società che collaboravano con la Procura, così come i "pasti" offerti nel loro ristorante 'Da Lino' dai D'Arena potrebbe "eventualmente" avere un rilievo in termini di "opportunità" o disciplinare. Ricordano tuttavia che in tema di affidamento delle intercettazioni le delibere del Csm 2016 e 2021 (e fino al 2022) non prevedevano alcun obbligo di una "indagine di mercato" prima di scegliere il proprio appaltatore.
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