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Brasiliani deportati dagli Usa: "un'esperienza orribile, orribile"
08-02-2025, 11:13
Belo Horizonte, 8 feb. (askanews) - Un gruppo di migranti brasiliani deportati dagli Stati Uniti arriva all'aeroporto di Confins a Belo Horizonte. Partiti dalla Louisiana, con tappa a Portorico e a Fortaleza, sono solo alcuni dei deportati dall'amministrazione Trump. Presente all'aeroporto anche Macaé Evaristo, ministra per i diritti umani e la cittadinanza del Brasile: "Per gli Stati Uniti sono dei deportati dice. Per noi sono rimpatriati, tornano a casa" dice. L'amministrazione del presidente Lula ha protestato vigorosamente contro le modalità di queste espulsioni che vedono i migranti ammanettati in volo come criminali, anche quando l'unica colpa che hanno è essere privi di documenti ed essere caduti in una retata degli agenti federali, che sono sotto pressione per dimostrare i risultati delle politiche di Trump. Alan Rodrigues, un commerciante, dice "avevamo fame, ci hanno dato solo pane e mortadella, acqua e patatine fritte. Ci hanno ammanettato le mani e i piedi, orribile, orribile". André Iaguela, operaio specializzato, dice "Sono felice di essere tornato vivo perché per chi ci è passato questa è un'esperienza terrificante" E Cesar Diego, broker, racconta, "sono emigrato per dare una vita migliore alla mia famiglia ma la nostra vera ricchezza è qui a casa, questo lo posso dire per esperienza". Proprio l'effetto che l'amministrazione Trump vuole ottenere.
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