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Cambiare sesso in Svezia diventa "facile": cosa cambia rispetto all'Italia
Ieri 16-07-25, 18:20
"Una legge che rappresenta un importante passo avanti". Ne è sicuro Frank Berglund, esperto della Federazione Svedese per l'Educazione Sessuale (RFSU), parlando della norma che dal 1° luglio 2025 trasforma la vita delle persone transessuali nel paese scandinavo. Niente più attese infinite per ottenere la diagnosi di transessualismo: da ora in poi per cambiare sesso all'anagrafe basterà presentare un certificato medico che attesti che il sesso non corrisponde più a quello indicato sul certificato di nascita. Un'asciugatura della burocrazia che ha già prodotto i suoi effetti. Una settimana dopo l'entrata in vigore della legge, infatti, in base ai dati comunicati dall'Agenzia Nazionale per la Salute e i Servizi Sociali (Socialstyrelsen), 106 avevano già esibito la loro richiesta. Per quel che concerne i requisiti minimi che si esigono per validare la domanda di cambio sessuale all'anagrafe, non è più necessaria la lunga valutazione medica per ottenere la diagnosi di "transessualismo". Il professionista sanitario si limiterà ora a verificare due condizioni essenziali. La prima, è che il cambio di genere corrisponda meglio all'identità di genere della persona e che questa conviva con tale identità a lungo termine. Mentre la seconda riguarda l'età minima per la procedura, che è stata abbassata da 18 a 16 anni, anche per i minorenni permane il vincolo del consenso dei genitori. Con questa norma - che per la prima volta dal 1972 modifica la legislazione svedese in tema di identità di genere -si permetterà persino alle persone non binarie di modificare il proprio genere sul certificato di nascita, pur non esistendo ancora un terzo genere ufficiale. Anche in Italia è possibile procedere alla cd. riassegnazione del sesso o del genere anagrafico, come previsto dalla legge n.164 del 1982, seppur in maniera un po' più laboriosa. Nel nostro paese solo al termine di un "percorso di affermazione di genere" si può avanzare domanda al Tribunale competente per ottenere l'autorizzazione alla riassegnazione del genere anagrafico e al cambiamento del nome. Quest'ultima deve essere accompagnata da una serie di documenti tra i quali una valutazione psico-diagnostica e medica che certifichi il percorso di affermazione di genere per la volontà irreversibile di rettificare il proprio genere anagrafico, l'immedesimazione definitiva e irreversibile nel genere vissuto e percepito come il proprio ed eventualmente la volontà di sottoporsi ad intervento chirurgico di riassegnazione del sesso.
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