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Cavallaro a Zona bianca: "Ignoto 3? Il dna è robusto e completo"
Ieri 16-07-25, 22:03
La garza usata per il tampone orale su Chiara Poggi uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 è contaminata o riporta il Dna di qualcuno che era lì, forse proprio il killer, quel giorno? I primi risultati dell'incidente probatorio in seno alla nuova inchiesta della procura di Pavia fanno discutere a Zona Bianca, il programma condotto da Giuseppe Brindisi su Rete 4 mercoledì 16 luglio. Rita Cavallaro, giornalista de Il Tempo che segue da annni e da vicino la vicenda, spiega che la genetista "Denise Albani ha trovato in questo tampone orale la garza, l'ha tagliata in cinque parti e queste cinque parti ha dato una lettera, BCDEF". L'esperta "ha fatto queste estrapolazioni e nella parte destra in basso, quindi nell'angoletto, è stato trovato il Dna del tecnico assistente del medico legale, Ferrari". È questa la contaminazione di cui tanto si parla. Ma non è l'unico elemento. "Nella parte bassa, nell'angoletto in basso, a sinistra, il Dna di Ferrari misto a ignoto - continua Cavallaro - Nella parte centrale, ignoto 3, robusto, completo, nucleare e con l'Y, un profilo che gli inquirenti definiscono interessante e importante anche per il punto dove è stato trovato. Nella parte centrale è stato inserito il tampone orale, quindi non negli angoli dove probabilmente c'è stata una contaminazione". Quindi che sia stata contaminata anche la zona centrale "diventa un po' difficile da credere, almeno questa è l'ipotesi". "Che l'unico modo per evitare speculazioni, ricostruzioni fantasiose è fare le comparazioni. Solo questo ci dirà se c'è stata la contaminazione. Se non c'è stata contaminazione, ipotesi tutta da verificare, allora dopo si apre tutto un altro scenario", afferma nella stessa trasmissione Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi condannato in via definitiva per il delitto di Chiara Poggi. Per Massimo Lovati, avvocato del nuovo indagato epr omicidio in concorso Andrea Sempio "non cambia nulla perché è evidente che è una contaminazione". "È una garza non sterile che è stata utilizzata per fini diversi dalla ricerca del Dna, ossia per raccogliere eventuale materiale biologico, seminale, dalla bocca della vittima. Quindi l'hanno toccata tutti questa garza", è la certezza del legale.
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