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Caso Hijazi, la furia di Bauccio contro Il Tempo. Ma lui e Albanese non rispondono alle vere domande
Oggi 05-08-25, 14:33
Suleiman Hijazi, presente alla Camera durante l'evento organizzato dal M5S in onore di Francesca Albanese, ha deciso di querelarci sostenendo di essere vittima di una diffamazione solo perché abbiamo detto che si tratta di un personaggio vicino ad Hamas. Peccato, però, che a dirlo siano i fatti. Non sapendo rispondere nel merito, quindi, decidono di dileggiarci e di prendere in giro il direttore Tommaso Cerno e la sottoscritta, autrice degli articoli. A farlo l'avvocato di Hijazi, Luca Bauccio, che in un video postato sui suoi canali social ha detto che «circola un esilarante video del direttore del Tempo che non nominerò per non dargli troppa importanza, dato che non lo conosce nessuno, per cui lo chiameremo sempronio. Un video in cui egli denuncia di sentirsi minacciato dal sottoscritto perché, in quanto difensore di Suleiman Hijazi, che ha giustamente annunciato che agirà in giudizio contro il Tempo per la grave diffamazione subita, lui si sente minacciato e vuole sentirsi libero di attaccare con la calunnia, con il fango e con la diffamazione chi difende non solo la causa palestinese ma, ancor di più, il diritto internazionale e i diritti umani fondamentali. Quindi usa la tecnica dell'infamia». Ci farebbe tanto piacere se però l'avvocato ci rispondesse nel merito delle accuse che noi abbiamo mosso al suo assistito il quale scriveva, a proposito di Hamas che «chi è solo palestinese può sapere cosa fa Hamas per noi. Hamas ci aiuta in tutto. Non solo combatte ma aiuta molto sul sociale. Noi siamo contenti di avere Hamas in Palestina». Non sono frasi che ha inventato il direttore o la giornalista, sono parole scritte da lui stesso, da cui nessuno si è mai discostato. Che cosa dovremmo fare allora? Tacere davanti a chi ci dileggia per non rispondere su fatti concreti? Fatti su cui non ha risposto nemmeno Francesca Albanese: durante la trasmissione coffee break il deputato di Fratelli d'Italia Marco Scurria ha chiesto la relatrice speciale Onu delucidazioni in merito al selfie che la vede accanto a Suleiman Hijazi. La sua risposta? «Io so che c'è una grandissima polemica a proposito della sua figura. So che investigherà l'autorità giudiziaria perché ci sarà presto un contenzioso in corso e quindi non anticipo le conclusioni dell'autorità giudiziaria italiana di cui ho grande rispetto. Per quanto riguarda la fattispecie, si sta parlando ancora una volta di un individuo che non ha nessuna figura, nessun incarico istituzionale quando ci sono rappresentanti del popolo italiano che hanno detto per settimane, per mesi cose oltraggiose come quelle che ha detto lei, i bambini bruciati nel forno». Per la Albanese, quindi, essere considerati vicini ad Hamas è un non problema? Basta solo saperlo.
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