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Ecco chi è Hamza Piccardo, l'islamista che ci attacca per le nostre inchieste
Ieri 31-08-25, 07:29
Dopo l'inchiesta de Il Tempo arriva un'altra minaccia, non da una persona qualunque o anonima, ma da Roberto Hamza Piccardo, uno dei cofondatori dell'Ucoii, uno dei volti più importanti dell'Islam a livello internazionale. «Con questi miserabili non c'è nessun onore. Basterebbe tirare lo sciacquone», ha scritto contro di noi sul suo profilo Facebook. Di lui ci siamo occupati per la sua iniziativa del Corano gratis, di Edizioni Al Hikma che fa capo proprio a Piccardo. Un Corano tradotto in italiano nel libro intitolato «Vita del Profeta Muhammad», di cui ad oggi sarebbero state spedite oltre 40.000 copie gratuitamente. Una questione che ha subito preoccupato sia il Presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri che Marco Scurria di FDI: «Tutto ciò deve spingere istituzioni e forze dell'ordine a vigilare e a verificare le reali finalità di tante organizzazioni e loro esponenti che rischiano di incentivare il radicalismo islamico». Ed è proprio quando ci siamo chiesti in quale modo si mantenesse economicamente la sua associazione, che lui ha ricondiviso sul suo profilo Facebook un articolo con scritto «Libertà sotto attacco» del sito «La luce», che fa capo ai figli Davide (il direttore) e Gabriele Piccardo, che riveste anche il ruolo di Consigliere nell'UCOII. Parole che provengono da chi ha un'enorme risonanza nel mondo islamico. Piccardo si rivolge a un target ben preciso, e in Italia sono milioni i musulmani che davanti a un suo scritto o alle sue parole non restano indifferenti, gli danno credito, lo ascoltano. E, infatti, tra i commenti compare un utente che, rivolgendosi a noi scrive: «Non pensare che Allah sia disattento a quello che fanno i miscredenti, che Allah li castighi questi criminali». A rispondergli è il Presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri: «Ci mancava solo Piccardo contro Il Tempo, vecchio esponente di una realtà islamica, sempre su una linea di confine tra ciò che si può accettare e ciò che suscita perplessità. Le parole insultanti che ha utilizzato non possono essere accettate da dimostrano ancora di più come l'ambiente dell'UCOII vada guardato con grande sospetto. Forza Italia monitorerà ancor più attentamente i loro movimenti perché stanno emergendo connivenze inquietanti». Ma anche la deputata di FdI Sara Kelany ha sottolineato come sia «inaccettabile che Hamza Roberto Piccardo lanci violente invettive contro Il Tempo, aggiungendosi al coro di chi in questi giorni ha minacciato il direttore Cerno ed i giornalisti che si stanno occupando di disvelare i legami e le contiguità esistenti tra le sinistre pro pal e Hamas» e la senatrice di Fratelli d'Italia Ester Mieli che ricorda «a Piccardo che le minacce costituiscono un preciso reato e che la libertà di stampa in Italia è e sarà sempre indipendente». A intervenire è Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo Istituto Milton Friedman: «Preoccupante che Roberto Hamza Piccardo attacchi la stampa libera come il Tempo dicendo, e lo è perché proprio con questo linguaggio si alimenta la violenza e le reazioni più aggressive. Non molliamo perché presto anche grazie a questi giornalisti coraggiosi e alle loro inchieste tutta la verità verrà a galla». Ma Piccardo, dopo la nostra replica, ci ha tenuto a precisare che «solo chi si riconosce nello “scarto” può interpretare queste parole come un atto ostile. Chi si sente minacciato forse dovrebbe chiedersi se non abbia già un piede nella cloaca della storia».
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