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Garlasco, i Poggi non hanno dubbi: "Sempio è innocente, l'assassino è Stasi"
Oggi 10-05-25, 09:40
Andrea Sempio non c'entra niente con il delitto della figlia, Chiara Poggi, compiuto oltre ogni ragionevole dubbio dall'allora fidanzato Alberto Stasi. Ne sono convinti i genitori della ragazza uccisa a Garlasco 18 anni fa, Rita Preda e Giuseppe Poggi, intervistati da Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete 4 venerdì 9 maggio. Le nuove indagini sul caso vedono indagato l'amico del fratello di Chiara per concorso in omicidio mentre Stasi è in carcere con una condanna definitiva. "Quando abbiamo saputo che era di nuovo indagato abbiamo pensato: ci siamo un'altra volta". Per i Poggi Sempio non è coinvolto in nessun modo: "Dal primo gennaio 2007 al 4 o 5 agosto di sue telefonate in casa mia non ne ha mai fatte. Tranne qualcuna di notte, perché magari era mio figlio che usava il suo cellulare per dirmi che stava tornato a casa. Ma Sempio sa che Chiara è a casa da sola con il fidanzato. Telefona 5 giorni prima e dice vado il 13 (agosto, giorno del delitto, ndr)? Poteva trovare il fidanzato, può essere che mia figlia non fosse in casa. Questo piccolo ragionamento (gli inquirenti, ndr) non lo fanno?", chiede il padre. Sul Dna, la madre di Chiara afferma che "di cromosoma Y a Garlasco, più o meno compatibile, possono essere anche 500 persone" e che il fatto che il Dna trovato sia di Sempio "non è straordinario, lui veniva in questa casa a giocare con Marco, giocavano sia sotto, con i videogiochi sul televisore, che sopra al computer di Chiara". Il padre di Chiara aggiunge che Sempio la conosceva "solo di vista". E aggiunge: "Facciano pure tutte le indagini. Qualcuno dice che noi non vogliamo che si facciano, e le facciano pure, almeno prima o dopo questa storia finirà". La coppia non nasconde rabbia per il prelevamento da parte dei carabinieri di un sacco si spazzatura: "Se me la chiedevano gliela davo. Ma cosa cercavano? Cercavano dei Dna dentro la mia spazzatura? Ma 17 anni dopo? Ma cosa possono trovare?". Nel corso dell'intervista si parla molto di Stasi. I Poggi rispondono all'ipotesi che sarebbero contro i nuovi accertamenti per il risarcimento che la famiglia Stasi ha già dato loro per la morte di Chiara. Il padre risponde che se lo dovesse restituire non ci sarebbe problema e che hanno avuto molto meno di quanto avrebbero potuto chiedere perché "anche la mamma di Alberto doveva vivere. Però del risarcimento, se si va a questo ritmo, ci vogliono 40 anni. Io ne ho 74. Non vedo neanche la fine del risarcimento. Stasi due quinti dello stipendio...". Per la coppia non ci sono dubbi che il colpevole o uno dei colpevoli è Stasi. Il motivo principale è "il fatto che non si sia sporcato le scarpe", argomenta Giuseppe Poggi secondo cui questo dettaglio tradisce Stasi. "Il suo errore è stato quello di non entrare in casa, camminarci su, e poi andare dai carabinieri. Così lui non è entrato in casa con quelle scarpe lì. Perché non ci sono i suoi impronte. Oltretutto lui aveva quelle scarpe lì, 42, di marca Frau. Mai consegnate, però".
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