s

Garlasco, l'ora della morte di Chiara Poggi e la tv trovata accesa: i punti oscuri
Ieri 11-07-25, 10:38
Chiara Poggi sarebbe stata uccisa alle 11 e in quell'ora Alberto Stasi aveva un alibi. Il medico legale Pasquale Bacco ne è certo: l'orario dell'omicidio della ragazza di Garlasco non sarebbe quello da cui dipende da anni la posizione giudiziaria dell'unico condannato per il delitto. A lanciare l'ennesima bomba nella vicenda giudiziaria è stato Bacco in un'intervista al settimanale Giallo che ha riacceso ancora una volta i riflettori sui punti oscuri delle indagini e sui processi che hanno portato Stasi in carcere. Non è però una novità che l'orario della morte di Poggi sia messo in discussione da diverse perizie. La prima autopsia, quella del medico legale Marco Ballardini, lo collocava tra le 10 e 30 alle 12 del mattino, con una più alta probabilità tra le 11 e le 11.30. La procura però aveva spostato le lancette dell'orologio indietro, fissando l'ora della morte della ragazza tra le 9 e 12 – orario in cui Chiara aveva disattivato per l'ultima volta l'allarme di casa – e le 9 e 35 – ora in cui Stasi aveva acceso il computer e aveva iniziato a lavorare alla tesi. Adesso però la nuova perizia di Bacco rimette in discussione tutto: la temperatura corporea e la rigidità muscolare secondo il medico non permetterebbero di indicare con certezza la morte alle 9 del mattino. Anzi per l'uomo l'intervallo più coerente è quello tra le 10 e 30 e le 12. Collocare la morte di Poggi alle 11 però metterebbe tutto il processo in discussione: visti gli accessi al pc, i dati di navigazione, tabulati telefonici e le testimonianze, l'uomo sarebbe stato in casa durante l'omicidio e avrebbe un alibi pressoché inattaccabile. In più c'è il mistero delle console di gioco svelato da “Chi l'ha visto?”: le immagini d'archivio scattate subito dopo l'omicidio, mostrano tre sedie di fronte la televisione e sullo schermo la schermata di un videogioco. Chi stava giocando alla console quella mattina? Secondo le analisi di un tecnico intervistato dal programma Rai, la playstation che si vede sul mobile del televisore sarebbe spenta, invece una Nintendo GameCube che si trova poco distante potrebbe generare le immagini proiettate. E sulla televisione accesa anche Alberto Stasi aveva detto qualcosa agli inquirenti: “Era una trasmissione poco nitida, non ho avvertito alcun suono provenire dal televisore che aveva evidentemente il volume basso”. Dettagli che, come ricostruito da Panorama, dimostrano quanto casa Poggi e il luogo del delitto siano il rebus più grande del caso che a quasi vent'anni dall'omicidio continua a essere controverso e pieno di misteri.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Il Tempo
08:08
Sogno Trump presidente dell'Europa
Il Tempo
07:53