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Gassmann al sindaco di Gallarate: "Via il nome di mio padre dal teatro del Remigration Summit"
Oggi 19-05-25, 15:24
Reduce dall'ospitata a Che tempo che fa, dove ha presentato il film "Mani Nude" di Mauro Mancini e di cui è protagonista, Alessandro Gassmann ha attaccato frontalmente Andrea Cassani, il sindaco di Gallarate. "Via il nome di mio padre" dal Teatro di Gallarate, ha scritto in maniera categorica l'attore romano dopo aver appreso che il raduno del Remigration Summit è avvenuto nel teatro del comune in provincia di Varese dove si sono ritrovati i rappresentanti dell'ultradestra europea e che è intitolato al padre. "Caro sindaco, leggo che nel teatro intitolato a mio padre nella vostra cittadina, ieri è avvenuta la riunione internazionale dei partiti di estrema destra europei (neofascisti e nazisti). Se nelle sue intenzioni vi è quella di continuare a ospitare in un luogo di cultura manifestazioni con slogan razzisti e illiberali, le chiedo di togliere il nome di mio padre al suddetto teatro. Mio padre ebbe parenti deportati e uccisi dai nazifascisti. Grazie", ha scritto in una storia pubblicata sul suo profilo social. La risposta del primo cittadino di Gallarate è arrivata subito. "Caro Alessandro, Gallarate è da sempre una città democratica con una grande attenzione per la cultura. Possiamo vantarci di avere quattro teatri, due musei e siamo tra le poche città non capoluogo ad avere un conservatorio musicale investiamo tanto, da molti anni, sulla cultura e uno dei luoghi della cultura più belli della città porta il nome di suo padre. Questo è un omaggio di Gallarate a un grande uomo e un grande artista", ha scritto Andrea Cassani su Instagram. "Il fatto che un'associazione culturale di ragazzi di destra abbia organizzato un summit, pagando la sala - ha continuato Cassani- non mi sembra un affronto alla figura del grande Vittorio Gassman, uomo di cultura eclettico che non ebbe mai paura di esternare la propria appartenenza politica e che come tutte le persone di valore, che hanno fatto la storia del nostro paese, probabilmente non avrebbe combattuto con la censura aprioristica le idee altrui ma con la forza di idee più convincenti". Citando poi le parole del ministro dell'Interno Piantedosi, che sul Remigration Summit si era espresso con nettezza, ha aggiunto: "In democrazia c'è bisogno di tutti i contributi e di tutte le componenti rispetto a fenomeni cosi complessi". E "non bisogna avere paura di nulla, anche di idee che possano apparire molto forti e molto controverse". Ciò detto, ha concluso il sindaco, "questo episodio ci fornirà sicuramente lo spunto per rivedere quelle che potranno essere le regole per affittare le sale pubbliche tra cui quelle del Teatro Condominio 'Vittorio Gassman'". La 'story' Instagram termina con un invito all'attore romano: "La aspettiamo nella nostra Gallarate".
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