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Giuseppe Parlato, addio allo storico delle destre e del "fascismo rosso"
03-06-2025, 15:32
Con la scomparsa di Giuseppe Parlato, all'età di 73 anni, se ne va uno degli studiosi più rigorosi e originali della storiografia italiana contemporanea, che ha dedicato l'intera vita alla ricerca, alla formazione universitaria e alla costruzione paziente di una memoria storica meno ideologica e più documentata, in particolare attorno a uno dei temi più delicati della nostra storia: il fascismo e le sue eredità nel dopoguerra. Nato a Milano il 29 maggio 1952, è morto lunedì 2 giugno nella sua abitazione a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, dopo una lunga malattia. I funerali si terranno domani, mercoledì 4 giugno, alle ore 16, nella chiesa di San Giuseppe in via Nomentana a Roma. Allievo di Narciso Nada, Parlato si laureò in Storia del Risorgimento all'Università di Torino nel 1974, per poi trasferirsi a Roma e iniziare a collaborare con il grande storico del fascismo Renzo De Felice alla Sapienza. Da quel momento, si aprì un lungo percorso accademico che lo portò a insegnare in atenei come la Luiss, Camerino, la Libera Università "San Pio V", dove fu preside e rettore, e infine l'Università Internazionale di Roma, dove era professore emerito. Ma Parlato non è stato solo un accademico. E' stato anche un organizzatore culturale di rara energia e visione, capace di trasformare istituzioni e centri di ricerca in luoghi vivi, animati da dibattito e rigore. Dal 2008 era presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, che sotto la sua guida è diventato punto di riferimento per gli studi sul Novecento italiano, con particolare attenzione alla storia della destra, del corporativismo, del sindacalismo fascista e delle sue metamorfosi postbelliche. Dal 2022 era, inoltre, direttore dell'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea. Rigoroso ma mai dogmatico, Parlato ha affrontato temi spesso evitati o semplificati, muovendosi con equilibrio tra fonti, archivi e testimonianze. E lo ha fatto con una metodologia saldamente storica, lontana dalle scorciatoie ideologiche, esplorando le zone grigie, le correnti interne al fascismo (come quella "sociale"), il neofascismo delle origini, le ambiguità e le trasformazioni della destra repubblicana. Fra le sue pubblicazioni figurano: "La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato" (Il Mulino 2000); "Mussolini, Una biografia per immagini" (Gribaudo 2001); "Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia 1943-1948" (Il Mulino 2006); "Mezzo secolo di Fiume. Società ed economia a Fiume nella prima metà del Novecento" (Cantagalli 2009); "Gli italiani che hanno fatto l'Italia. 151 personaggi per l'Unità d'Italia" (Rai Eri 2011); "La Fiamma dimezzata. Almirante e la scissione di Democrazia Nazionale" (Luni editore, 2017); "La Nazione dei nazionalisti. Liberalismo, conservatorismo, fascismo" (Fallone editore, 2020); "Le destre nell'Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza Nazionale" (con Andrea Ungari, Rubbettino 2021). Ha curato il volume "Renzo De Felice. Scritti giornalistici" in 3 volumi (Luni editore, 2016-2019). Parlato era, inoltre, direttore delle collane "Contemporanea", "Presente storico" e "Classici della storia" di Luni Editrice, nonché presidente della Sezione di Storia della Croce Rossa e della Medicina del Comitato scientifico della Croce Rossa Italiana ed era membro della giuria del Premio Acqui Storia.
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