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Ipotesi trilaterale entro fine agosto: verso il vertice a Budapest
Ieri 19-08-25, 21:13
All'indomani del vertice alla Casa Bianca tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei, l'attenzione si sposta ora sul possibile incontro tra il presidente ucraino e Vladimir Putin. Trump ha confermato la volontà di farli sedere al tavolo prima di unirsi a un eventuale trilaterale: "Lasciamo che si parlino. Se tutto va bene guiderò io e concluderemo la questione", ha dichiarato il tycoon, che lunedì sera ha parlato telefonicamente con il capo del Cremlino. Le parti stanno lavorando per fissare l'incontro entro fine agosto. Potrebbe avvenire "entro due settimane", ha precisato il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. I preparativi "sono in corso", ha confermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. I dettagli, ha specificato, saranno resi noti al momento opportuno. Dopo che è emersa la disponibilità di Putin a incontrare Zelensky, Mosca ha detto di non escludere alcun formato negoziale. "La Russia non rifiuta né incontri bilaterali, né trilaterali riguardanti l'Ucraina", ha dichiarato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, aggiungendo però che il dialogo dovrà procedere "passo dopo passo, a partire dal livello degli esperti e passando attraverso tutti i passaggi necessari". Nonostante l'ottimismo suscitato dal vertice alla Casa Bianca, Trump ha messo in guardia: "Spero che il presidente Putin si comporti bene. Se non lo farà, la situazione sarà dura. E spero che Zelensky faccia la sua parte, mostrando anche un po' di flessibilità". Il tycoon ha ammesso che "è possibile che Putin non voglia raggiungere un accordo. Penso che sia stanco della guerra, che siano tutti stanchi. Ma non si sa mai. Sapremo qualcosa su Putin nelle prossime due settimane e vedremo come andrà a finire". Secondo fonti consultate da Axios, nel corso della telefonata Trump avrebbe esortato Putin a essere "realistico" con Zelensky. Da parte sua, Mosca elogia l'approccio del presidente americano. "Dall'incontro in Alaska è emerso che la squadra di Trump desidera sinceramente un risultato a lungo termine", ha affermato Lavrov, "Trump ha iniziato ad affrontare la crisi in maniera molto più approfondita, comprendendo che è necessario eliminare le cause alla radice, come il presidente Putin ha sempre sottolineato". Sul nodo dei territori, centrale per un possibile cessate il fuoco insieme alla questione delle garanzie di sicurezza, Lavrov ha precisato che "non abbiamo mai avuto l'obiettivo di conquistare territori come Crimea, Donbass o Novorossija, bensì proteggere le popolazioni di lingua russa che vivono su queste terre da secoli". Il capo della diplomazia di Mosca ha aggiunto che "senza rispetto per gli interessi di sicurezza della Russia e per i diritti dei russi in Ucraina, non si può parlare di un accordo a lungo termine". Quanto alla sede del bilaterale, è emerso che Putin ha proposto Mosca, prontamente bocciata da Kiev. Lo ha confermato alla Bbc Dmytro Lytvyn, consigliere di Zelensky: "Che tipo di reazione vi aspettate da noi?". I leader europei puntano su Ginevra, proposta dal presidente francese Emmanuel Macron. La Svizzera è "prontissima" a ospitare il summit, ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis, che ha confermato di aver già ricordato più volte la disponibilità a Lavrov e ha aggiunto che il Paese offrirà "l'immunità" a Putin, sul quale pende un mandato di arresto della Corte penale internazionale, a condizione che il capo del Cremlino si presenti per partecipare a "una conferenza di pace". Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ritiene Ginevra "la sede giusta" per il vertice. Quanto all'ipotesi Roma, "sarebbe una sede ideale, voluta da americani, da ucraini e anche dagli altri, ma c'è il problema della Cpi, è più complicato", ha rimarcato il vice premier. Una fonte diplomatica ha riferito a Tass che un eventuale incontro trilaterale a Roma fra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump è "improbabile" per "diverse ragioni, sia formali che logistiche, e politiche", dato che Mosca considera attualmente l'Italia un Paese ostile. "È improbabile che la Russia voglia dare prestigio politico a questo governo", ha affermato un'altra fonte all'agenzia russa. Secondo un funzionario dell'amministrazione Trump citato da Politico, la Casa Bianca starebbe piuttosto pensando a Budapest per il trilaterale, data la vicinanza del premier ungherese Viktor Orban a Trump e a Putin.
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