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La lettera anti Becciu in mano al Camerlengo. Dubbi sulla firma del Papa
Oggi 26-04-25, 08:41
C'era una volta l'esclusiva che i sovrani maggiori potevano presentare in conclave per bloccare l'elezione a papa di un cardinale indigesto. Una prerogativa che limitava l'autonomia del sacro collegio e minacciava la libertà di coscienza dei singoli elettori. Questa pratica era talmente odiosa che un papa eletto proprio grazie ad essa, il veneto Pio X, la abrogò il 20 gennaio 1904 con la costituzione Commissum nobis. Il candidato che subiva il veto delle grandi potenze cattoliche veniva chiamato «cardinale escluso». Più di un secolo dopo il sacro collegio potrebbe avere di nuovo un «cardinale escluso» nel conclave che si appresta ad iniziare. Non dall'elettorato passivo, ma da quello attivo e non più per volere di un principe secolare ma presumibilmente del Papa defunto. Abbiamo parlato nei giorni precedenti della disposizione che sarebbe stata messa nero su bianco all'interno di due lettere firmate da Francesco ma mai notificate a Becciu nè rese pubbliche fino ad oggi. Oggi possiamo confermare la fondatezza delle indiscrezioni filtrate. Una fonte interna, infatti, ha confermato al nostro giornale l'esistenza di una lettera dello scorso marzo in cui l'ormai sofferente Bergoglio avrebbe dato ordine di escludere il suo ex sostituto dal futuro conclave. «Il Tempo» è in grado anche di rivelare il destinatario del documento: il camerlengo di Santa Romana Chiesa Kevin Joseph Farrell. Sembra che la lettera sia stata consegnata nelle mani del cardinale americano di origini irlandesi dall'ultimo segretario particolare di Francesco, l'influentissimo don Juan Cruz Villalón. Colpisce la presunta data della firma: secondo alcune fonti è il 1 marzo, secondo altri addirittura il 23 marzo. Una circostanza clamorosa perché il 23 è il giorno delle dimissioni dal Gemelli, nelle condizioni di salute drammatiche in cui tutto il mondo lo ha rivisto. Dunque il Papa, appena uscito dall'ospedale dopo essere stato in ben due occasioni in grave pericolo di vita, avrebbe dedicato il suo tempo a comminare una pena durissima nei confronti di un cardinale condannato per peculato in primo grado dal tribunale del Vaticano in un processo di cui continuano ad emergere sempre più ombre. Tutto questo mentre è ancora in corso l'Anno Santo dedicato alla speranza e proclamato con una bolla che conteneva la richiesta ai governi di concedere amnistie ed indulti. Al momento le lettere non sono ancora saltate fuori durante le congregazioni, ma è prevedibile che una volta rivelate faranno sicuramente discutere i membri del sacro collegio. All'interno, come abbiamo scritto, c'è un fronte convinto che il presule di Pattada sia vittima di un'ingiustizia palese. E poi c'è il tema della loro validità: un esperto canonista, sotto anonimato, ha spiegato al nostro giornale che una firma non basterebbe perché «per simili documenti, storicamente, c'è bisogno di una sottoscrizione pontificia che prima era data dall'anello del pescatore ma che anche adesso richiede almeno un segnacolo d'autenticità». Mai il Pontefice sottoscriveva documenti con la firma personale, «ma al massimo, in rarissimi casi, poteva apporla in aggiunta a documenti particolarmente sentiti, non da sola comunque». L'esperto, dunque, sostiene che «non sia affatto sufficiente la mera siglatura, peraltro rilasciata in circostanze oscure». Questi primi giorni di congregazioni sono stati segnati dalla vicenda Becciu che probabilmente diventerà monopolizzante anche nei successivi. I cardinali, infatti, sono arrivati alla conclusione di individuare una soluzione solamente dopo la celebrazione del funerale di oggi. Una bella gatta da pelare soprattutto per il decano Giovanni Battista Re che, a chi lo aveva sentito anche di recente sull'argomento, aveva confidato privatamente di non essere a conoscenza dell'esistenza delle lettere di Francesco. Ieri intanto il diretto interessato non era presente alla riunione, ma quest'assenza non va interpretata come un segnale di resa. Il caso Becciu è lungi dall'essere concluso, con o senza lettere.
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