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“La sinistra affossa Meloni perché vuole la guerra”. Cacciari smaschera tutto sull'Ucraina
03-03-2025, 10:16
Un'intervista a tutto tondo sulla guerra in Ucraina. Inchiodando alle proprie responsabilità l'Unione europea, l'Occidente in generale e quella parte di sinistra che “gufa” Giorgia Meloni e le sue trame per la pace. «Se l'Europa avesse ancora un po' di consapevolezza di qual è la sua storia e il suo destino, dovrebbe capire che la sua forza è nel proporsi come un fattore capace di mediazione e di compromesso storico, non di accordi al ribasso, tra sponda atlantica e Est, ovviamente fino alla Cina. L'Europa ha tutto l'interesse a riprendere la relazione con la Cina, che è stata interrotta perché non piaceva agli Stati Uniti, ma anche a riprendere i rapporti con la Russia. Così come ha tutto l'interesse a concludere una pace decente, ammesso che ormai non sia talmente fuori dai giri da non comprendere neanche più quali siano i propri interessi, perché finora ha dimostrato di non saperlo», le parole in un colloquio con La Stampa del filosofo Massimo Cacciari. L'Ucraina, aggiunge, è «un Paese massacrato, che l'impotenza dell'Occidente ha fatto sì che si arrivasse al punto criminale di far vincere Putin. La tristezza più assoluta, non solo far vincere Putin, ma credere alla possibilità di una vittoria dell'Ucraina sulla Russia. Per vincere la Russia bisogna fare la guerra alla Russia e la guerra alla Russia si può fare solo con la Nato e con gli Stati Uniti, non con l'Ucraina… È molto semplice. Ora bisogna che l'Europa torni immediatamente a quello che aveva tentato di fare invano quando ancora c'era Angela Merkel con il gruppo di Minsk, puntando alla creazione di una provincia autonoma del Donbass all'interno della sovranità Ucraina, sul modello della Catalogna o dell'Alto Adige. Non è detto che possa funzionare, perché dopo tanto sangue versato la possibilità che si giunga a una pace autentica è realisticamente ridotta al lumicino, ma questa è l'unica prospettiva realistica. L'unica che eviti una vittoria totale di Putin. Perché a questo punto è evidente che gli Stati Uniti vogliono la fine della guerra e la fine della guerra, stando le cose come stanno, può avvenire solo nei termini che ho detto. Se si vuole ricacciare Putin completamente al di là dei confini e riavere nel Donbass una totale sovranità ucraina, allora l'Europa si armi, parta con i suoi eserciti e faccia la guerra». Sul fatto che Giorgia Meloni possa essere una figura capace di mediazione tra Ue e Stati Uniti, Cacciari risponde: «Beh, se ha così buoni rapporti con Trump potrebbe anche contribuire ad abbassare i toni, così come potrebbe neutralizzare la retorica bellicista di chi vuole partire e fare la guerra insieme all'Ucraina. Quindi speriamo che possa avere questo ruolo, perché a leggere certi giornali anche di centrosinistra sembra che ci si auguri che la guerra continui, che l'accordo non ci sia, e che Giorgia Meloni non conti nulla. Ma perché? Qui ci sono morti ammazzati ogni giorno… Dobbiamo fare tutto per evitare inutili massacri e allora se Giorgia Meloni può avere un ruolo, perché no?».
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