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“Un'incongruenza clamorosa”. Il genetista di Stasi e quegli assi nella manica...
Oggi 24-05-25, 11:15
Il genetista Ugo Ricci, consulente della difesa di Alberto Stasi nella nuova indagine sull'omicidio di Garlasco, precisa all'AGI il perimetro in cui potrà muoversi il team legale e scientifico che assiste l'unico condannato per il delitto: "Noi non potremo svolgere analisi autonome sull'impronta attribuita ad Andrea Sempio, come invece riportato da diversi media. Al massimo potremo offrire degli spunti ai consulenti della Procura o al gip. In ogni caso, su questa impronta va esercitata la massima prudenza". "Le attività tecniche sono state delegate dalla Procura di Pavia a dei consulenti e dal gip ai periti nell'ambito dell'incidente probatorio – prosegue l'esperto –. Noi non sappiamo nulla delle attività della Procura che, posso immaginare, avrà anche degli assi nella manica ben nascosti". Anche nel merito dell'ormai nota impronta classificata col numero 33 sulla parete delle scale che scendono verso la cantina di casa Poggi, Ricci invita alla cautela. "Sembrerebbe che siamo di fronte a un'incongruenza clamorosa – afferma – se pensiamo che nel 2007 il Ris la considerava non utile e ora lo stesso Ris la valuta utile e individua 15 punti di contatto con quella di Sempio. Merito delle nuove tecnologie? No, dal punto di vista dattiloscopico non possiamo dirlo. Può essere che all'epoca non sia stata trovata utile dopo un primo confronto con l'indagato di allora, Stasi". In ogni caso, avverte, gli accertamenti saranno complicati e per prima cosa bisognerà stabilire cos'è rimasto a disposizione della traccia, a cominciare dall'intonaco grattato dal muro dove – l'ipotesi è tutta da dimostrare – potrebbe esserci del sangue. "Per adesso abbiamo le fotografie, bisognerà capire se e cosa è rimasto, anche di quell'intonaco", chiosa Ricci.
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