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L'ex M5S Di Stefano quando era sottosegretario incontrò l'amico di Hamas
29-08-2025, 10:05
Il giro della cerchia oramai non più ristretta dei volti della politica italiana accanto a Mohammad Hannoun, l'uomo sanzionato dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d'America in quanto considerato propaggine di Hamas in Italia, sembra che si stia allargando: ecco che vicino ad Hannoun compare l'ex volto del Movimento 5 Stelle Manlio Di Stefano quando era Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Sono diverse le occasioni in cui viene ritratto sia accanto a Sulaiman Hijazi, storico braccio destro di Hannoun, che ad Hannoun stesso. Ed è proprio nel 15 Aprile del 2021 che l'associazione dei palestinesi in Italia che fa capo ad Hannoun scrive, condividendo dei fermi immagine di una videocall, che vedono protagonista una donna velata, Hannoun, Hijazi e Di Stefano (organizzatore dell'evento): «Incontro ufficiale con il viceministro degli esteri italiano Manlio Di Stefano e l'associazione palestinese in Italia rappresentata da Mohammad Hannoun, Sulaiman Hijazi e Hanin. Diversi argomenti importanti: elezioni palestinesi e l'importante ruolo dell'Italia nel 2006 per garantirne i risultati, Israele sta provando in tutti i modi a bloccare le elezioni, tra cui l'arresto dei candidati stessi. Vorremmo che l'Italia fosse garante di queste elezioni. Al termine dell'incontro le parti hanno promesso di seguire tutti gli argomenti e continuare gli incontri e impegnarsi per raggiungere una pace giusta». Peccato che oggi, come postato dallo stesso Di Stefano su LinkedIn, dal 25 aprile lui lavora per Axiom Space, con sede a Houston, azienda specializzata nello sviluppo di infrastrutture spaziali commerciali, ed è stato nominato Director of International Markets. Ambiente che conosce perché è stato consulente per Axiom già dal 2022, appena dismessosi dal ruolo istituzionale. Come prenderà il dipartimento del tesoro USA il fatto che un uomo che oggi lavora in America ha intrattenuto rapporti soggetti sanzionati proprio da loro? Parliamo di Hannoun che ha inequivocabilmente visto e frequentato il gotha di Hamas: diversi i vertici con cui Hannoun è stato ritratto in atteggiamenti piuttosto amichevoli. È stato visto al fianco di Khaled Meshaal, uno degli attuali capi di Hamas, e sorridere con Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas dal 2017, ucciso da Israele nel 2024. Ma non sono gli unici volti di Hamas. Era il 2016 quando Ahmed Shehada scriveva su Facebook, in una foto che lo ritrae con Hannoun: «Con mio fratello». Shehada, oggi in Brasile, è il fratello di Salah Shahada, ucciso nel 2002 da Israele, storico comandante delle Brigate al-Qassam, ovvero il braccio armato di Hamas nella Striscia di Gaza. Il giro delle rapporti di Hannoun e di una certa politica si allarga nel silenzio totale dei personaggi coinvolti. Dopo le frequentazioni comprovate della pentastellata Stefania Ascari, dell'ex grillino Alessandro Di Battista e dell'europarlamentare Gaetano Pedullà, Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle ci risponderanno o rimarranno nel loro perenne silenzio?
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