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Altro che solo "simpatizzante". L'amico di Pd e M5S al fianco dei capi di Hamas
Oggi 24-08-25, 08:38
Dall'avvio della nostra inchiesta sui rapporti tra soggetti ritenuti vicino ad Hamas e partiti come il Movimento 5 stelle il Partito democratico i tentativi di silenziarci sono stati molteplici, così come quelli di screditarci. Prima l'annuncio della querela da parte di Sulaiman Hijazi, uomo vicino a Mohammad Hannoun, sanzionato dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d'America in quanto ritenuto il finanziatore di Hamas in Italia. Ed è proprio con questi due soggetti che diversi volti noti della politica italiana hanno intrattenuto rapporti: tra questi la pentastellata Stefania Ascari, l'ex grillino Alessandro Di Battista e l'europarlamentare del partito di Giuseppe Conte L'anno In cui Ahmed Shedada scriveva in una foto chelo ritraeva con Hannoun: «Mio fratello» Gaetano Pedullà. Tutti e tre hanno minacciato querela nei nostri confronti denigrando il nostro giornale. Dopo questi episodi ci è arrivata anche una minaccia di morte da un gruppo anarchico, eppure sembra davvero difficile non sostenere che Mohammad Hannoun sia vicino ad Hamas. Diversi i vertici di Hamas con cui Hannoun è stato ritratto in atteggiamenti piuttosto amichevoli: è stato visto al fianco di Khaled Meshaal, uno degli attuali capi di Hamas, e sorridere dandosi il cinque con Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas dal 2017, ucciso da Israele nel 2024. Ma non sono gli unici volti di Hamas. Era il 2016 quando Ahmed Shehada scriveva su Facebook, in una foto che lo ritrae con Hannoun: «Con mio fratello». Shehada, oggi in Brasile, è il fratello di Salah Shahada, ucciso nel 2002 da Israele, storico comandante delle Brigate al-Qassam, ovvero il braccio armato di Hamas nella Striscia di Gaza. Ed è proprio Shehada, l'uomo vicino ad Hannoun, che nell'introduzione di un libro intitolato “Hamas racconta il suo lato della storia” scrive: «Hamas, che ha realizzato la sua operazione eroica e legittima il 7 ottobre, per cercare di rompere l'assedio illegale e mortale di Gaza, che dura da più di 17 anni». Hannoun ha inequivocabilmente visto e frequentato il gotha di Hamas, anche se ha cercato di smentirci tramite una nota di due delle sue associazioni, l'Api e l'ABSPP (la seconda sanzionata dal dipartimento del tesoro Usa in quanto ritenuta finta organizzazione caritatevole che finanzia l'ala militare di Hamas), dicendo che «queste offensive sono forme di terrorismo intellettuale finalizzate a intimidire e zittire chi difende la giustizia e le convenzioni internazionali. È un dramma che accade proprio mentre in Italia cresce una solidarietà popolare verso il popolo palestinese». E pochi giorni prima si era lui stesso definito un sostenitore di Hamas, pur sostenendo di non farne parte in alcun modo. Ebbene, Hamas è un'organizzazione terroristica ritenuta tale da ogni paese membro dell'Unione Europea, per cui anche dall'Italia: come è possibile che membri del nostro Parlamento come Stefania Ascari siamo addirittura andati in missione con lui e con un'associazione sanzionata come l'ABSPP? La stessa missione in cui era presente anche Alessandro Di Battista. Ascari e Di Battista che hanno anche frequentato la Moschea abusiva di Viale Padova 144, con a capo Mahmoud Asfa, suocero di Sulaiman Hijazi. Ma anche la relatrice speciale dell'Onu Francesca Albanese era sul palco con lui il 5 luglio in un evento dal titolo “La Luce su Gaza”, tenutosi a Lenno e organizzato dall'Api. In foto con Mohamed Hannoun anche Marco Furfaro e Laura Boldrini del Pd e Nicola Fratoianni, leader di Avs. Mentre i volti del Pd che si sono fatti fotografare con Suleiman Hijazi sono l'ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, l'europarlamentare del Pd Nicola Zingaretti, il volto del campo largo per le regionali in Campania Roberto Fico e il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte. Il silenzio regna sovrano da parte di tutti. Oltre agli insulti nessuno ci ha risposto nel merito, nessuno ha fornito spiegazioni su un quadro inquietante che ha visto la presenza di questi soggetti anche all'interno del Parlamento, proprio su invito dell'area dem. Noi continueremo a chiedere a tutti i soggetti coinvolti perché non si discostano da figure ritenute vicino ad Hamas.
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