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L'inchiesta de Il Tempo in Senato, l'appello di FdI alla sinistra: "Chiarite i legami con Hamas"
Oggi 24-09-25, 08:57
L'inchiesta de Il Tempo sui legami tra la sinistra italiana e uomini ritenuti di Hamas in Italia finisce al Senato grazie a un'iniziativa del presidente dei senatori di Fratelli d'Italia Lucio Malan che, a nome di tutto il partito e dei relatori presenti, ha voluto chiedere chiarezza sulle domande che abbiamo sollevato. Al centro del nostro lavoro c'è Mohammad Hannoun, sanzionato dal dipartimento del Tesoro Usa in qunato propaggine di Hamas in Italia, con lui che con le sue associazioni, in particolare l'Abspp, si ritiene facesse finte operazioni caritaqtevoli per finanziare l'ala militare di Hamas. Ed è proprio con lui che sono andati in missione Stefani Ascari dei 5 stelle e l'ex grillino Alessandro Di Battista, chiedendo addirittura donazioni. Diverse le querele intimidatorie che ci sono arrivate, ed è anche per questo che è arrivata la solidarietà da parte di tutti i presenti, che hanno sottolineato l'importanza del giornaliasmo libero e indipendente. Lo hanno fatto, nell'evento dal titolo «Tutte le ambiguità della propaganda Pro-Pal», sia i senatori Lucio Malan, Marco Scurria ed Ester Mieli, che i deputati Galeazzo Bignami , Francesco Filini, e Sara Kelany. A intervenire anche il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno che ha ribadito come «oltre alle intimidazioni e alle minacce, non è arrivata una sola riga di smentita che, se arrivasse, pubblicherei in prima pagina. Abbiamo visionato centinaia di do cumenti, portato ogni prova possibile, eppure i leader dei partiti di un campo oramai larghissimo tacciono. Cosa hanno da nascondere?». Secondo Malan, «questa conferenza nasce dall'esigenza di dare evidenza alle tante ambiguità che sono ruotate e ruotano intorno ad Hamas. Bisogna verificare quali sono le commistioni con Hamas, che è un'organizzazione terroristica». Scurria ha poi evidenziato come «la vita è fatta di coraggio e di scelte. Ringrazio per questo Il Tempo, per le sue inchieste e la loro libertà di pensiero». E ha attaccato la relatrice speciale Onu Francesca Albanese, che aveva negato il fatto che dei bambini fossero stati bruciati vivi, cosa che invece testimonianze trasmesse in sala hanno dimostrato: «Hamas è quel gruppo di terroristi e tagliagole che ancora oggi ha il sangue delle stragi sulle proprie mani, quell'organizzazione che ha portato in Israele il terrore quel 7 ottobre 2023. Un giorno tremendo in cui molti bambini sono stati addirittura bruciati. Per queste idee ho subito una gogna mediatica e molte minacce, ma vado avanti a testa alta». Anche Kelany ha ricordato che «Fratelli d'Italia non smetterà mai di battersi per la verità e l'inchiesta sollevata dal vostro giornale ha squarciato quel velo di ipocrisia e silenzio. Verrà supportata dal partito così come abbiamo fatto con diverse interrogazioni parlamentari e con il lavoro di tutti i nostri parlamentari che combattono contro simili nefandezze». A ricordare che «c'è una differenza tra ciò che e' vero e ciò che e' verosimile e troppo spesso si tenta di far diventare il verosimile una verità. L'inchiesta de Il Tempo ha mirato proprio a questo» è stata la senatrice Mieli. Così come Bignami che, ringraziando la stampa libera ha detto che «dietro iniziative che si presentano come pacifiste si celano disegni eterodiretti da Hamas, che utilizza la buona fede di alcuni per legittimare i propri obiettivi eversivi e violenti». E Fili ni che ha toccato anche il tema della Flotilla e dei rapporti opachi con il mondo del fondamentalismo islamico: «Dall'inchiesta emerge come la spedizione Global Sumud Flotilla sia una gigantesca opera di propaganda, che non ha strumenti reali per offrire un concreto aiuto alla popolazione civile palestinese, al contrario di quanto sta facendo il governo italiano che è il quarto al mondo e il primo tra i Paesi non arabi per il sostegno offerto alla popolazione di Gaza».
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