s

L'obiettivo di Trump? Sechi: "Diplomazia del pin pong rovesciata"
04-03-2025, 11:52
La puntata di ieri di Otto e mezzo, il programma di politica e di attualità di La7, si è aperta con un'ampia discussione sulla guerra in Ucraina e sulle trattative che sembrano sempre più difficili da raggiungere. Appurato il fatto che il confronto-scontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky ha lasciato più lividi al secondo che al primo, Lilli Gruber ha chiesto al direttore di Libero Mario Sechi di analizzare la situazione e di spiegare cioè se il leader di Kiev avrebbe potuto agire diversamente. I punti da esaminare, secondo Sechi, sono essenzialmente due. "Quando si tratta con gli allora sovietici e oggi russi, il primo punto è quello del prestigio. Lì è stato l'errore di Zelensky. Il linguaggio, quello che viene definito nei trattati internazionali come 'wording', deve essere il più possibile neutro", ha fatto notare. Il motivo? "Trump vuole chiudere la partita. Ovviamente con chi la chiudi? Con Putin. In questo momento l'amministrazione Trump ha un atteggiamento nei confronti della Russia diverso", ha notato. Il secondo nodo da sciogliere, per il direttore di Libero, riguarda il vero obiettivo del presidente Usa: "Non è l'Ucraina, che è un pezzo importante di un nuovo grande gioco. L'obiettivo di Trump è di separare la Russia dalla Cina, cioè fare la diplomazia del ping pong di Nixon e Kissinger rovesciata". "Negli anni Settanta, l'obiettivo era di separare la Cina dalla Russia perché eravamo in piena guerra fredda. Adesso è il contrario e, per seguire questo disegno, serve un accordo sull'Ucraina. La guerra in Ucraina è nella palude da almeno un anno, da quando Zelensky ha lanciato la controffensiva e l'ha fallita", ha concluso.
CONTINUA A LEGGERE
13
0
0
Guarda anche
Il Tempo
15:30
Motori Magazine - 8/6/2025
Il Tempo
15:00