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L'ultimo delirio della sinistra. Così bocciano l'omaggio a Norma Cossetto
26-02-2025, 11:17
L'odio per gli Italiani trucidati dai comunisti jugoslavi guidati dal maresciallo Tito non conosce sosta. Il nuovo capitolo di questa vergognosa tendenza della sinistra italiana ha come teatro Campiglia Marittima, piccolo centro in provincia di Livorno. In consiglio comunale, la maggioranza di centrosinistra ha bocciato un atto di indirizzo presentato dalla minoranza che chiedeva di onorare la memoria di Norma Cossetto intitolandole una via o un luogo pubblico. Una decisione che segue di pochi giorni la campagna di discredito nei confronti di Simone Cristicchi durante il Festival di Sanremo. “Norma Cossetto? Una giovane fascista sulla cui vita e morte ci sono ancora incertezze, nonostante un Presidente della Repubblica legato come Carlo Azeglio Ciampi le abbia conferito la medaglia d'oro al merito civile. E ancora, un esempio di femonazionalismo e vittima del patriarcato, non dell'odio anti-italiano dei titini – ha affermato, in una nota, il consigliere regionale della Lega Marco Landi - Sono le deliranti tesi usate dalla sinistra che guida il Comune di Campiglia Marittima per motivare il no a un atto di indirizzo della minoranza che impegnava la giunta comunale a intitolare una via o un luogo pubblico alla giovane italiana seviziata, uccisa e infoibata nel 1943. Una vergogna dire no a una richiesta peraltro accolta in centinaia di Comuni italiani, una vergogna ancor più grande squalificare la memoria di Norma Cossetto e mettere in dubbio la ricostruzione storica su cui si è basato il Quirinale in occasione del riconoscimento dell'onorificenza. La Regione Toscana condanni le parole pronunciate dalla capogruppo del centrosinistra di Campiglia e promuova iniziative per far conoscere la storia non solo di Norma Cossetto ma di tutte le vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata e istriano”. L'esponente del Carroccio è poi tornato anche sulla vicenda legata a Cristicchi. “È stato vittima di uno squallido attacco sui social non tanto per la sua canzone, quanto perché certa sinistra non gli ha perdonato la realizzazione di un delicatissimo e storicamente inappuntabile spettacolo dedicato alla tragedia delle Foibe e dell'esodo. Segno che qualcuno ha difficoltà a fare i conti con la storia”.
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