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Mala TEMPOra Hannoun. Ira Salvini: “Va cacciato dal nostro Paese”
Oggi 23-10-25, 08:03
L'inchiesta de Il Tempo sui legami tra politica e fondamentalismo islamico sta generando sempre più attenzione. Anche il vicepremier Matteo Salvini chiede l'espulsione di Mohammad Hannoun, il giordano di oltre sessant'anni sanzionato dal Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America, secondo cui le sue associazioni servirebbero, in realtà, per finanziare, con milioni e milioni, l'ala militare di Hamas. Dopo le ultime pesantissime frasi che abbiamo sentito dalla piazza di Milano, in cui Hannoun parlava di «uccidere i collaborazionisti», ecco che il volto della Lega apostrofa le esternazioni dell'uomo ritenuto vicino ad Hamas come «gravi indegne e vergognose. Fuori dal nostro Paese». Già i parlamentari di tutto il centrodestra avevano chiesto che si provvedesse in quella direzione, ora sembra che gli unici a rimanere in silenzio siano i volti dell'opposizione, molti dei quali lo hanno anche frequentato, come raccontato dalle inchieste de Il Tempo. «Perché le sinistre frequentano e proteggono Mohammad Hannoun? E le autorità di sicurezza italiane quanti minuti ci metteranno a fermare e a cacciare dall'Italia questa persona? Oppure in Italia si può impunemente fare apologia delle stragi?», si chiede il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri che oggi chiederà al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, durante il question time al Senato, se intenda espellere Mohammad Hannoun dall'Italia «visto che partecipa alle manifestazioni della sinistra italiana e dimostra quanto sia pericoloso il legame tra chi si dice pacifista e manifesta e quanti, come Hannoun, invece, fanno apologia del terrorismo». Poi l'affondo di Gasparri ai dem: «Altro che "manca la democrazia", Schlein. Io spero che qualcuno stia attenzionando questa persona, non è normale che nel centro di Milano qualcuno faccia apologia di stragi. Poi dicono ‘questi non c'entrano con noi', ma gli stessi che provocano disordini all'Esquilino o a Torino partecipano alle manifestazioni che indice Landini. Io faccio molte iniziative pubbliche, ma quando la gente se ne va dai miei comizi non va certo a picchiare i poliziotti. Non li portano loro, ma ci vanno. E il solo fatto che vadano, conta. "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei"». Eppure, ancora silenzio da sinistra. nonostante Hannoun sia stato ritratto in atteggiamenti piuttosto amichevoli con diversi vertici di Hamas: era lui al fianco di Khaled Meshaal, uno degli attuali capi di Hamas, e sorridente dandosi il cinque con Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas dal 2017, ucciso da Israele nel 2024. Immaginiamo che sia tutto nella norma se chi lo ha frequentato, come hanno fatto volti dell'opposizione, non si indigna per chi inneggia pubblicamente all'uccisione. È stato invitato all'interno del Parlamento in più occasioni, lo abbiamo visto stringere la mano a Laura Boldrini e Marco Furfaro del Pd, o vicino al leader di Avs Nicola Fratoianni, all'europarlamentare pentastellato Gaetano Pedullà. A superarsi sono stati Stefania Ascari del M5S e l'ex grillino Alessandro Di Battista, che sono addirittura partiti con lui in Libano, Siria e sud della Turchia con la ABSPP, una delle due associazioni sanzionate dagli Usa. Abbiamo provato a chiedere loro, in più occasioni, cosa li legasse, che rapporti avessero, e soprattutto quale fosse il problema nel dire che si tratta di una persona che pronuncia frasi che cozzano apertamente con il nostro ordinamento democratico. Le risposte? Zero. E allora ci riproviamo: sono queste le figure cui volete essere accostati? Cosa c'è che vi impedisce di condannare fermamente chi inneggia ad atti che nulla c'entrano con la causa palestinese? Concordate con chi grida nelle piazze «dal fiume al mare», coro che inneggia alla distruzione di Israele? Domande banalissime, che stranamente, dall'ala di chi predica moderazione e trasparenza non trovano risposte.
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