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Mar Jonio, tutti a giudizio per immigrazione clandestina. E Casarini vuole il processo show
28-05-2025, 20:41
La Gup del Tribunale di Ragusa, Eleonora Schininà, ha rinviato a giudizio quasi tutti gli imputati nel caso Mare Jonio, che vede rispondere per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina Pietro Marrone, comandante della Mare Jonio, Alessandro Metz, legale rappresentante della Idra Social Shipping (società armatrice della nave Mare Jonio), Giuseppe Caccia (vicepresidente del CdA della Idra e capo spedizione), Luca Casarini, dipendente della società (ma che gli inquirenti ritengono esserne amministratore di fatto), e i tre componenti dell'equipaggio: Agnese Colpani, medico; Fabrizio Gatti, soccorritore. L'indagine scattò in seguito al trasbordo di 27 naufraghi, nel settembre del 2020, dalla nave cargo danese Etienne Maersk alla Mare Jonio, che li fece poi sbarcare a Pozzallo (Ragusa). Due mesi dopo, la società armatrice della Maersk versò 125mila euro all'armatrice della Mare Jonio, ossia la Idra Social Shipping. Di qui l'aggravante di aver tratto profitto dal reato principale, cioè il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La prima udienza del processo si terrà il prossimo 21 ottobre davanti al collegio B del Tribunale di Ragusa. Si prevede un processo show, almeno a sentire Casarini: "Sarà l'occasione di una discussione pubblica: metteremo a confronto la legge morale che impone di salvare vite e quella civile, della difesa dei confini”, ha detto il fondatore di fondatore di Mediterranea Saving Humans, "lo stato di effettiva necessità del trasbordo, la tesi dell'accusa che ipotizza un accordo economico e non un'operazione umanitaria alla base del trasferimento dei migranti dalla Maersk Etienne alla nave Mare Jonio sono tra i nodi che il dibattimento sarà chiamato a sciogliere".
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