s

Meloni e i leader europei: "No a una pace decisa senza Kiev". Ipotesi Zelensky al vertice
Oggi 10-08-25, 08:14
Lo sforzo di Donald Trump, che ha fissato per il giorno di Ferragosto un incontro con Vladimir Putin in Alaska e che pare stia valutando di aprire il vertice anche a Volodymyr Zelensky, è innegabile. Il presidente Usa ha detto che "siamo molto vicini" a un potenziale accordo tra Russia e Ucraina e anticipato che le trattative per la fine della guerra richiederebbero l'approvazione di "uno scambio di territori, per il meglio per entrambi i Paesi". Impegno, quello del tycoon, che Giorgia Meloni e i leader europei riconoscono con convinzione e che però non può giustificare eventuali decisioni prese a tavolino. Come affermano nella dichiarazione congiunta, rimangono infatti "fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza". In altre parole, nessuna linea può essere tracciata sulla carta dell'Ucraina senza tenere conto della voce di Kiev. "Accogliamo con favore l'impegno del Presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Federazione Russa e raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l'Ucraina": esordiscono così il presidente Macron, la premier Meloni, il cancelliere Merz, il primo ministro Tusk, il primo ministro Starmer, la presidente von der Leyen e il presidente Stubb per esprimere la loro posizione in merito al colloquio programmato tra Trump e Putin. L'Ucraina, evidenziano, ha però "la libertà di scelta sul proprio destino. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina". Il principio alla base del ragionamento è quello per cui i confini internazionali non possono essere spostati con i muscoli. "L'attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati. Ribadiamo che l'invasione gratuita e illegale dell'Ucraina da parte della Russia costituisce una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki, del Memorandum di Budapest e dei successivi impegni assunti dalla Russia", scrivono nella nota congiunta, ribadendo poi l' "incrollabile impegno per la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina".
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Il Tempo
11:34
Gerry Scotti campione di agosto. Indiana Jones inaffondabile
Il Tempo
11:01
#iltempodioshø
Il Tempo
10:51